TROPPI “CODICI BIANCHI” AL PRONTO SOCCORSO
Ha lavorato a ritmi serrati, quest’estate, il Pronto Soccorso del “Madonna delle Grazie”: l’U.O. diretta dal dr. Carmine Sinno ha registrato 5710 accessi dal 1° luglio al 31 agosto. Una media giornaliera di 92 accessi, con “punte” di 120, ed un incremento, rispetto agli stessi due mesi del 2007, del 5,6%.
Il dr. Sinno, pur sottolineando che, in momenti particolarmente “caldi” per numero di presenze, il personale del Pronto Soccorso è riuscito a fronteggiare ogni emergenza contenendo i disagi, mette però in evidenza alcuni numeri preoccupanti.
“Abbiamo registrato – dichiara -, tra i 5710 accessi, 54 codici rossi e 907 codici gialli (secondo la modalità Triage, il grado di urgenza nelle condizioni del paziente è rappresentato da un codice colore: rosso per i casi più gravi, e poi giallo, verde, bianco). Ci sono stati però anche 3683 codici verdi e, nota dolente, 1073 codici bianchi, pari al 18,7% di tutti gli accessi. I ricoveri, dopo le cure effettuate nel Pronto Soccorso, sono stati 977”.
Molti degli arrivi al reparto di emergenza-urgenza sono stati di anziani: 1443 accessi over 65, (di cui 556 poi ricoverati), i più per malori dovuti al gran caldo, anche se in misura minore rispetto all’estate 2007.
Pur con queste cifre importanti, dunque, gli operatori del Pronto Soccorso hanno saputo svolgere il proprio lavoro con la competenza e la rapidità che li contraddistinguono; eppure, i rallentamenti causati dalla presenza di moltissimi pazienti con codici di minima gravità sono stati tanti. E questo è un dato allarmante.
“In effetti – conferma il responsabile della U.O.-, sono ben due gli aspetti negativi da considerare: il primo è l’elevato numero di codici bianchi, che potrebbero trovare risposte dai medici di base o altri percorsi assistenziali; il secondo, l’enorme numero di pazienti, ben l’83%, che si presentano da noi senza aver nemmeno consultato il proprio medico curante”.
E’ un fenomeno la cui importanza può essere a volte sottovalutata ma che, nell’organizzazione del lavoro del Pronto Soccorso, ha un grosso peso. “L’elevato numero di codici verdi, ma soprattutto bianchi – prosegue il dr. Sinno – distoglie forze e mezzi dai compiti principali, quei trattamenti di emergenza-urgenza caratterizzanti l’operato di un Pronto Soccorso”.
Inoltre, negli ultimi anni, la Struttura guidata da Sinno ha subito una trasformazione organizzativa con l’istituzione della “Osservazione Breve”: un servizio la cui funzione è assicurare ai pazienti la massima accuratezza diagnostica e ridurre dunque il rischio di errore diagnostico-terapeutico.
“Sottrarre risorse a questa attività – conclude il dr. Sinno, facendo appello alla comunità – significa non assicurare ai pazienti dimissioni protette. E’ per questo che vorrei che i cittadini/utenti comprendessero l’importanza di un uso razionale delle strutture, che garantisca gli standard di sicurezza delle prestazioni sanitarie”.