L’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia ha incontrato questa mattina due funzionari del Dipartimento Controlli Fitosanitari del governo Canadese in visita in Basilicata, dopo un incontro tenutosi ieri presso il ministero dell’agricoltura a Roma. Scopo della visita lucana dei due funzionari quello di riaprire un canale commerciale in Canada per l’uva da tavola interrotto qualche anno fa per questioni legate ad alcuni parassiti riscontrati nelle consegne.
Sono 16 le aziende, tra cui Assofruit Italia, di cui la società lucana Nicofruit fa parte di Basilicata, Puglia e Sicilia a chiedere al governo canadese la ripresa dei rapporti commerciali.
I due funzionari canadesi esperti di controlli fitosanitari sono in Basilicata per verificare le condizioni di sicurezza, sia in campo che negli stabilimenti preposti all’imballaggio, al fine di poter riprendere il commercio con il Canada: entro 10 giorni relazioneranno quindi al governo in modo che i Ministeri dell’agricoltura Italiano e Canadese possano decidere per la firma di un protocollo che consenta la ripresa dei rapporti commerciali.
“Promotori di questa grande opportunità per il mercato ortofrutticolo lucano – rende noto l’Assessore Luca Braia – sono stati la Regione Basilicata con Assofruit, una delle più importanti realtà associative nel campo ortofrutticolo del sud Italia, insieme a Regione Puglia con APEO – Associazione Pugliese Esportatori Ortofrutticoli e Regione Sicilia.
L’esportazione verso mercati internazionali della nostra produzione agroalimentare di qualità è la principale strada da percorrere per dare valore alla nostra agricoltura e riconoscere reddito agli agricoltori. Se anche il nostro governo siglerà il protocollo con il Canada, potrebbero aprirsi interessanti opportunità di export per la nostra Regione. Lavoreremo con il governo nazionale perché possa immediatamente firmare i protocolli necessari a riaprire questo importante canale commerciale.
L’uva da tavola prodotta nella nostra regione – conclude l’Assessore Braia – non ha problemi di presenza degli insetti furono causa del blocco delle esportazioni dall’Italia verso il Canada qualche anno fa. Siamo pronti a prestare la massima attenzione e a dare la massima assistenza tecnica alle aziende che vorranno, dopo la firma dei protocolli tra i governi, intraprendere rapporti commerciali con Canada nel rispetto dei protocolli di sicurezza che si definiranno e che riguardano la produzione, l’imballaggio e il trasporto”.
Export uva da tavola, incontro con funzionari canadesi a Scanzano: nota Assofruit
Incontro a tre per un obiettivo ambizioso quanto strategico: avviare la stretta collaborazione fra Italia e Canada sul fronte della commercializzazione dell’uva da tavola. Questa mattina (13 ottobre), nella sala meeting dell’azienda Nicofruit, associata storica dell’organizzazione di produttori Asso Fruit Italia (AFI), istituzioni, tecnici, Op e la delegazione canadese hanno avviato l’importante percorso che porterà al consolidamento dei rapporti.
Francesco Nicodemo e il direttore generale AFI Andrea Badursi, in una dichiarazione congiunta, si sono così espressi: “Si tratta di un primo passo importante di un percorso avviato un paio di anni fa con Giacomo Suglia, presidente Apeo (Associazione Pugliese Esportatori Ortofrutticoli), accogliamo con entusiasmo la possibilità di avviare scambi importanti con il mercato canadese. Noi faremo la nostra parte e confidiamo nella solerte risposta delle istituzioni che hanno un ruolo importante e siamo sicuri sapranno interpretarlo nella maniera più efficace e concreta. Aprire le frontiere commerciali è senza dubbio un’opportunità per le aziende ma lo è per tutto il tessuto produttivo regionale”.
Presidente e Dg hanno poi aggiunto: “Con i funzionari ministeriali canadesi, Martin Damus (fitopatologo) e Dominique Pellettier (agronomo) abbiamo avuto un confronto sereno e avviato fattivamente il rapporto conoscitivo, hanno visitato i magazzini in cui in questo periodo avviene l’impacchettamento e la lavorazione complessiva dell’uva”.
Infine, Nicodemo e Badursi hanno concluso: “La buone pratiche adottate sia in fase di produzione che lavorazione, la sostenibilità ambientale delle stesse e gli importanti progetti di ricerca avviati e concretizzati in materia di innovazione e rispetto dell’ecosistema, sono tutti elementi che hanno contraddistinto l’attività svolta dalla nostra Op, ed è sulla base di questi risultati che ci poniamo come interlocutori accreditati del governo canadese. Inoltre, abbiamo dalla nostra il fatto che in Italia, così come disposto dall’UE, la fumigazione dell’uva è una pratica che non ci riguarda e che è un’ ulteriore garanzia di qualità e salubrità del nostro prodotto”.
L’assessore regionale all’agricoltura, Luca Braia ha detto: “”Siamo pronti a prestare la massima attenzione e a dare la massima assistenza tecnica alle aziende che vorranno, dopo la firma dei protocolli tra i governi, intraprendere rapporti commerciali con Canada”. E, ancora: “Sono 16 le aziende, tra cui Assofruit Italia, di cui la società lucana Nicofruit fa parte di Basilicata, Puglia e Sicilia a chiedere al governo canadese la ripresa dei rapporti commerciali. Il ciclo di incontri in Italia, lunedì scorso, ha visti protagonisti il responsabile del servizio fitosanitario canadese, Gregory Wolff, e funzionari del ministero italiano dell’Agricoltura. Per l’Op Asso Fruit Italia ha preso parte all’incontro romano, l’agronomo Salvatore Pecchia (ufficio tecnico Afi), mentre per l’associata Nicofruit ha presenziato il direttore amministrativo, Alessandro Tristano.