Sabato 17 ottobre 2015 alle ore 18,30 a Matera nella Mediateca di piazza Vittorio Veneto la presentazione del libro Cuore di rondine (Longanesi) di Comandante Alfa. La serata sarà moderata dalla giornalista Rossella Montemurro. L’evento è organizzato dalla Libreria Di Giulio.
Comandante Alfa è lo pseudonimo sotto il quale si nasconde uno dei fondatori del GIS, il Gruppo di Intervento Speciale, vera e propria élite dell’Arma dei Carabinieri che a partire dalla sua nascita è intervenuta in molte fra le situazioni più delicate sia in Italia che all’estero mostrando un coraggio, una determinazione e delle capacità di altissimo livello.
La voce narrante di questo avvincente memoir ci conduce in presa diretta all’interno del GIS, gruppo circondato dalla più assoluta segretezza.
E’ la prima volta che un uomo chiave dei corpi scelti dell’Arma dei Carabinieri si racconta in un libro e ci mostra la storia dell’Italia degli ultimi trent’anni da un punto di vista molto particolare.
“È una soleggiata mattina di primavera del 1977 – si legge nella quarta di copertina – quando il carabiniere paracadutista che tutti chiamano il Cigno, 26 anni, viene convocato nell’ufficio del suo colonnello. Qualcosa di molto importante sta per succedere, qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. Il colonnello comunica a lui e ad altri quattro compagni che entreranno a far parte di un nuovo reparto di élite, il Gruppo di intervento speciale dell’Arma dei Carabinieri. Un reparto, più conosciuto con l’acronimo GIS, circondato allora come oggi dalla più assoluta segretezza. A quasi trent’anni da quel momento indimenticabile e dopo innumerevoli missioni, nel 2004 il Cigno (nel frattempo ribattezzato dai suoi uomini Comandante Alfa) è di stanza in Iraq, dove ripercorre con la memoria i momenti cruciali della sua lunga carriera: l’intervento nel carcere di Trani, dove i detenuti in rivolta tenevano in ostaggio dieci agenti della polizia carceraria; la liberazione della piccola Patrizia Tacchella, rapita nel 1990 a soli 8 anni; l’attentato contro le forze italiane a Nassiriya nel 2003, dove persero la vita alcuni fra i suoi più cari amici e colleghi. Nel suo avvincente viaggio fra i ricordi, il Comandante Alfa non si limita a raccontare nei dettagli le tattiche di intervento, la preparazione militare e gli strenui allenamenti, ma lascia spazio anche all’uomo che si nasconde dietro il mefisto: il marito costretto a passare feste e ricorrenze lontano dalla moglie, il padre che vede da lontano crescere i propri figli. Nel suo continuo interrogarsi sui limiti delle proprie azioni, sulla paura di morire, non mette mai in dubbio la profonda convinzione di far parte di un tutto che trova nella difesa di valori come la libertà e la democrazia il suo senso più profondo”.
Oltre all’azione, alla tecnica, alla preparazione militare e all’allenamento strenuo, in Cuore di rondine, quindi, l’uomo dietro il mefisto, il marito, il padre che non può rivelare il suo ruolo nemmeno ai familiari più stretti, l’uomo che si interroga sui limiti delle proprie azioni, nel corso di una vita fatta di missioni in terre ostili, di notti insonni, di incertezza del domani. E se non mancano i momenti di gioia, in un angolo del cuore c’è sempre il dolore per i compagni che non ce l’hanno fatta, per i bambini che soffrono nelle zone di guerra e per tutti coloro che non si è riusciti ad aiutare.
Questi i riconoscimenti ottenuti da Comandante Alfa: Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana; Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; Medaglia Mauriziana al Merito di dieci lustri di carriera militare; Medaglia Afghana Loya Jirga consegnata dal presidente Hamid Karzai per l’Operazione Corona; Croce Commemorativa per l’Attività di soccorso internazionale in Iraq; Croce Commemorativa per il Mantenimento della pace in Afghanistan; Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana; Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.