Il Consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle Antonio Materdomini in una nota ricorda di aver inviato nelle scorse settimane tre interrogazioni sui fumi prodotti da Italcementi, sul ponte di ferro in vico Commercio e per il mancato utilizzo della sala Pasolini per i consigli comunali ma dall’Amministrazione Comunale di Matera non è arrivata nessuna risposta. Di seguito i particolari.
Il M5S di Matera attende ancora risposta su tre delle interrogazioni presentate riguardanti temi salienti della città. La prima tra tutte, reclamata a gran voce dei pentastellati, riguarda i fumi prodotti dalla cementeria di Trasanello (c.d. Italcementi) sui quali non si hanno dati in merito alle origini, qualità e quantità di sostanze prodotte ed alle ricadute sulla salute della popolazione e sull’ ambiente. La seconda riguarda il ponte in ferro nei Sassi di Matera, uno scempio architettonico nel cuore dell’antico Rione della città già oggetto di un’ interrogazione parlamentare della Portavoce alla Camera Mirella Liuzzi in merito al quale, anche a detta del Ministro, è proprio lo stesso Comune ad aver lasciato la vicenda in sospeso dal 2014. E in ultimo una richiesta di chiarimento in merito al mancato utilizzo della sala Pasolini per lo svolgimento delle sedute del consiglio comunale.
“Ad oggi – dichiara il consigliere del M5S di Matera Antonio Materdomini – non abbiamo ancora ricevuto alcun cenno di risposta in merito ai tre atti, alcuni addirittura presentati nel mese di luglio, riguardanti problemi importanti della città. Le interrogazioni che abbiamo presentato sono sono frutto di segnalazioni dei cittadini che non trovano risposte, non dal M5S, ma dalla maggioranza che amministra la città”. Comprensibili le critiche di Materdomini. Infatti il regolamento del consiglio comunale di Matera è chiaro: dal momento della presentazione dell’interrogante la risposta scritta deve pervenire entro 30 giorni,così come previsto dall’art.58 del regolamento del consiglio comunale, scadenza al momento non rispettata dall’ amministrazione in carica.
A proposito della Cementeria di Trasanello, l’8 ottobre 2015 il Comune di Matera ha partecipato presso la Regione Basilicata ad una conferenza di servizi per esprimersi sul possibile incremento di 60.000 tonnellate/anno nell’utilizzo di combustibile solido secondario (CSS) presso lo stabilimento Italcementi. “Il M5S – prosegue Materdomini su l’inceneritore – è assolutamente contrario all’incenerimento di rifiuti e di materiali tossici pericolosi per la salute e per l’ambiente, per questo motivo nell’ interrogazione (senza risposta) abbiamo chiesto chiarimenti in merito ai controlli dell’aria, della qualità dell’ambiente circostante l’attività, l’origine e dati sulla natura del materiale incenerito nello stabilimento, la natura dei fumi da questo rilasciati”.
“La nostra richiesta è semplice – conclude Antonio Materdomini – ottenere nel più breve tempo possibile risposte adeguate alle interrogazioni presentate, in particolare su Italcementi soprattutto alla luce del recente incontro avvenuto in Regione che deciderà l’avvenire dell’attività di ciò che per noi è un ecomostro. Noi vogliamo Rifiuti Zero, questa giunta che intenzioni ha? “Incenerire” anche l’ennesima promessa?”.
Caro Antonio, aggiungo una problematica: si dice “nei corridoi” che la Scuola Bramante non si farà più e che stiano perdendo tempo per far scadere i termini e rispedire i soldi al mittente.
Cosa c’è di vero?
Un altra occasione perduta per fare qualche miglioramento in questa città?