Nei giorni scorsi presso il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali si sono tenuti due incontri per il comparto pesca: uno con le amministrazioni interessate alle azioni di sviluppo del settore, il secondo con le associazioni dei pescatori lucani. Lo rende noto l’Assessore Luca Braia.
I Comuni di Maratea (per il litorale Tirrenico) e di Scanzano, Nova Siri, Rotondella, Bernalda, Policoro e Pisticci (per il litorale Ionico) sono stati convocati dall’Assessore e dal Dirigente Generale Giovanni Oliva per verificare lo stato dell’arte delle progettualità in atto e per discutere su quelle future, a valere sui prossimi fondi FEAMP 2014-2020, a sostegno al settore ittico lucano.
Nel corso dell’incontro si è fatto il punto sullo stato di avanzamento dei progetti in atto relativi agli interventi strutturali lungo le coste, in fase di realizzazione, da parte dei comuni beneficiari della Misura 3.3 “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca” nell’ambito dell’attuale programmazione FEP 2007/2013 (Pisticci, Policoro, Nova Siri, Rotondella). La chiusura dei lavori è prevista per il 15 novembre 2015 in modo da procedere ai controlli, alla rendicontazione ed al saldo dei contributi dovuti entro il 31 dicembre 2015. Si è discusso, inoltre, dei fabbisogni dei territori costieri della Basilicata al fine di elaborare la progettualità della nuova programmazione Feamp 2014/2020.
Nel corso del secondo incontro, con le due associazioni delle imprese di pesca costituite nel 2013 (versante Ionico) e nel 2014 (versante Tirrenico) che raggruppano i pescatori di entrambe le aree, è stato firmato il protocollo d’intesa con la Regione Basilicata.
“Con il protocollo di intesa raggiungiamo un primo importante obiettivo – ha dichiarato l’Assessore Luca Braia – che è quello di dare un riconoscimento e un nuovo protagonismo agli operatori ittici.
Intendiamo sempre più favorire la maggiore diffusione e conoscenza del pescato regionale e il legame del pesce con le tradizioni e il territorio. La produzione ittica del metapontino e del tirreno, insieme alla produzione agroalimentare, richiede azioni di promozione e divulgazione oltre che conoscenza e degustazione. Dobbiamo valorizzare, da qui in avanti, anche questa filiera partendo dalla creazione di idonei luoghi di sbarco e ripari della pesca che sono il presupposto per operare come network territoriale costiero di valorizzazione del pescato nei nostri porti. La sinergia con il mondo della scuola, i ristoratori e gli operatori turistici è sempre più necessaria. Stiamo già mettendo in cantiere iniziative nei porti, a partire da Maratea, per far conoscere e gustare, in primo luogo agli stessi lucani, le tipicità del pescato delle nostre zone di mare.”