Aree interne e sistemi economici marginali il caso Basilicata, questi i temi della relazione che il dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole, Giovanni Oliva, ha tenuto a Bruxelles al convegno “Integrating urban and rural areas: ideas and experiences from European regions”.
L’incontro al quale hanno preso parte i rappresentanti di 180 regioni/città europee provenienti da 30 diversi Paesi è stato organizzato nel corso degli Open Days 2015, 13° settimana Europea delle regioni e città.
La Regione Basilicata con un consorzio di regioni denominato Europe of Traditions è stata selezionata dalla Comunità europea come partner ufficiale degli Open Days 2015. Gli altri partner sono: Province of A Coruña (ES), Basilicata Region (IT), City of Braga (PT), Highlands and Islands (UK), Region of Istria (HR), Kujawsko-Pomorskie Voivodeship (PL), Lazio Region (IT), Nordland County (NO), Opolskie Region (PL), Sterea Ellada Region (GR), Veneto Region (IT), Province of Zeeland (NL).
Il dottor Oliva, nel suo intervento, concordato con il dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze, Elio Manti, ha anzitutto illustrato le peculiarità della Basilicata quale regione rurale d’eccellenza.
Tra i punti di forza vi sono le risorse naturali per le quali la Basilicata comprende 53 siti di zone speciali di conservazione e protette, oltre che una percentuale pari a un quarto del territorio che associa le aree protette quali parchi nazionali, regionali e riserve. Altro nodo della particolarità lucana è il Patrimonio storico culturale che vanta un sito Unesco (i Sassi di Matera e il Parco regionale delle chiese rupestri), 9 musei archeologici, 15 demo-etnoantropologici, naturalistici e svariati parchi letterari, archeologici e castelli.
Tra i cluster produttivi rurali abbiamo i distretti agroalimentari agroindustriali del Vulture del Metapontino e due distretti rurali. Le strategie di coesione territoriale per il rilancio delle aree interne illustrate dal dirigente generale del Dipartimento politiche agricole coinvolgono essenzialmente quattro aree territoriali e nello specifico l’Alto Bradano, il Marmo Platano, la Montagna Materana e il Mercure Alto Sinni -Val Sarmento. Gli obiettivi riguardano lo stimolo per un’inversione di tendenza demografica e assicurare un elevato livello di benessere e inclusione sociale attraverso il migliore utilizzo del capitale territoriale e rurale. In tale quadro le azioni messe in campo insieme all’assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, Luca Braia, interesseranno le risorse naturali, culturali e il turismo sostenibile, la crescita dei servizi digitali e la diffusione della banda larga nei comuni, borghi e nelle campagne, il sostegno dell’efficienza energetica e delle filiere locali delle energie rinnovabili, i servizi sociali, socio-educativi e le infrastrutture. Le risorse saranno pari a 240 milioni di euro tra Feasr, Fse, Fesr e fondi nazionali.
In particolare, ha specificato Giovanni Oliva, il Feasr – Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale assicurerà il proprio supporto allo sviluppo locale attraverso 25 milioni di euro con la Misura 19 del prossimo Programma di sviluppo rurale, che comprende quattro sotto-misure per le azioni di sviluppo locale di tipo partecipativo con azioni a supporto delle strategie di sviluppo locale e delle aree interne; attività di cooperazione dei Gruppi di azione locale che interessa la cooperazione regionale-interregionale-transnazionale e l’animazione territoriale da parte dei Gal.