Si è riunito questa mattina presso il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, alla presenza delle associazioni di categoria, il tavolo della Gestione dei rischi da calamità, convocato dall’assessore Luca Braia dopo il completamento della stima dei danni provocati dalle grandinate e altre calamità nel corso del 2015.
“Danni stimati per circa 9 milioni di euro – rende noto l’assessore Braia – e che riguardano le 130 aziende lucane che hanno segnalato i danni agli uffici regionali per il tramite dei comuni di appartenenza, la cui istruttoria iniziata il 20 agosto scorso e completata in 60 giorni a far data dalla prima segnalazione”.
Il tavolo partendo dall’analisi della situazione delle aree colpite e dai dati puntuali e dettagliati forniti dagli uffici dipartimentali, ha proseguito la discussione sugli strumenti da definire ed istruire per poter dimostrare attenzione verso gli agricoltori danneggiati che non hanno accesso al fondo nazionale sulle calamità, studiando allo stesso tempo le misure automatiche che la Regione Basilicata, al verificarsi delle calamità meteorologiche, potrà e dovrà quindi attivare.
“L’attenzione del tavolo si è focalizzato su tre possibili ambiti di intervento non in contrasto con la Legge 102 del 2004: prima di tutto il rifinanziamento della legge regionale 21/2006 – prosegue l’assessore Braia – che prevede il contributo agli agricoltori che attivano le assicurazioni in maniera compensativa, integrativa e/o sostitutiva da quanto previsto dalle norme nazionali (max 65% del premio) per le quali il Ministro Martina pochi giorni fa ha annunciato lo stanziamento di 140 milioni di Euro, nella prossima legge di stabilità, per le annualità 2014 e 2015. La legge regionale prevede inoltre il finanziamento delle forme divulgative e di sensibilizzazione all’accensione delle polizze assicurative stesse, al fine di incrementare la percentuale di agricoltori che vi accedono, dal momento che nel centro Sud la media non supera il 15% rispetto al dato del Nord del paese che sale al di sopra del 60%.
Secondo ambito di intervento, così come avvenuto nel 2011, le 130 aziende dell’elenco della ricognizione danni 2015 potrebbero essere destinatarie di interventi di corresponsione del contributo consortile relativamente alla risorsa idrica, da fondi del Bilancio Regionale, da ricercare nella prossima finanziaria.
Terzo e ultimo ambito su cui il tavolo si è soffermato è quello dell’istituzione di una premialità (sempre per le 130 aziende danneggiate) per accedere alle misure previste dal nuovo PSR 2014-2020, a partire da quelle riguardanti le forme di prevenzione.
Il tavolo si riconvocherà entro fine novembre per ridefinire e puntualizzare le proposte da portare al tavolo regionale a cui potranno aggiungersi quelle che le associazioni vorranno nei prossimi giorni ad integrazione.
L’obiettivo – conclude Braia – è quello di attivare un procedimento virtuoso che ci permetta una modalità rapida di intervento nei confronti degli agricoltori che subiscono danni da calamità e parallelamente agire sul fronte della prevenzione del rischio attraverso la fondamentale azione di facilitazione all’accesso delle forme assicurative”.