Un latte più ricco di omega 3 e omega 6? Si può. E nel modo più semplice: arricchendo l’alimentazione dei bovini. La strada intrapresa dall’Istituto di bioscienze e biorisorse (Ibbr) del Cnr, a Policoro, è quella giusta: aggiungendo alla normale somministrazione foraggera il lino estruso (particolarmente positivi i risultati ottenuti con questo preparato) e la camelina (Camelina sativa), un’erba che in Italia cresce proprio come specie spontanea nei campi di lino.
I risultati della ricerca saranno presentati sabato 24 ottobre con inizio alle 10,30 nell’ambito di un seminario divulgativo presso il Centro didattico sperimentale Pantanelli di Policoro. Ne parleranno il responsabile scientifico del progetto Giulio Sarli, ricercatore IBBR e le ricercatrici Isabella Sassòne e Marisabel Prigigallo, oltre all’agricoltore di Baragiano Domenico Còcina e all’imprenditore di Putignano del settore mangimi Bartolomeo Intini che ha fornito un supporto tecnico al progetto. Interverranno Giovanni Vendramin, direttore dell’Ibbr, Ermanno Pennacchio, dirigente della Regione Basilicata, ed i lavori saranno coordinati dal dr. Carmine Cocca, presidente dell’Ordine degli agronomi di Matera; le conclusioni saranno affidate e l’assessore regionale all’Agricoltura dr. Luca Braia.
Il progetto di ricerca “Attività di sperimentazione sugli acidi grassi nella razione alimentare del bestiame, per lo sviluppo di prodotti precommerciali” è stato realizzato nell’ambito dei PIF (Progetti Integrati di Filiera ed ha avuto come tema di studio “Insieme per allevare, trasformare, commercializzare e crescere in qualità con verdi fattorie” E’ stato realizzato con fondi del PSR 2007-2013, nell’ambito della Mis. 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo e alimentare e in quello forestale”.