Il presidente del Consiglio regionale di Basilicata commenta le posizioni assunte da Rossi e Chiamparino, a cui chiede di esprimersi sui temi oggetto dei referendum promossi dalle Regioni in materia energetica. A gennaio a Matera incontro delle Assemblee sulle riforme costituzionali.
“Condivido la posizione del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi su ‘regionalismo differenziato e cooperazione rafforzata tra Regioni’. È più o meno ciò che nei giorni scorsi io stesso ho proposto dopo l’approvazione in Senato della riforma del Titolo V della Costituzione e la riproposizione delle macroregioni. E le dimissioni di Chiamparino da presidente della Conferenza delle Regioni su un tema delicato come la sanità (competenze e risorse), segnalano che la torsione centralista in atto da tempo comincia almeno (meglio tardi che mai) a stimolare un sussulto di autonomia nell’interesse dei cittadini che si rappresentano. Non c’è un centro che ama l’Italia e un territorio che la odia”.
Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata Piero Lacorazza commenta la discussione in atto fra le Regioni e il governo sulla legge di stabilità e sulle riforme.
“Non si tratta ne di indossare la casacca di partito ne di cadere nelle aguste dinamiche interne – aggiunge Lacorazza – perché siamo chiamati a dare il nostro contributo nelle responsabilità che ci hanno dato i cittadini, peraltro con un sistema elettorale diretto e con l’espressione di una preferenza. Credo che dopo le posizioni autorevolmente espresse in queste ore, insieme all’approvazione del manifesto di Termoli da parte della Conferenza delle Regioni, sarebbe utile anche una valutazione dei presidenti Rossi e Chiamparino sul percorso referendario avviato per ripristinare nel campo energetico, se non anche in materia di gestione del ciclo dei rifiuti, il principio di leale collaborazione tra istituzioni repubblicane”.
“A Matera a gennaio le Assemblee legislative regionali discuteranno anche di questo e credo sia possibile dare un contributo importante al processo di riforma che inevitabilmente deve rendere le nostre istituzioni più veloci, trasparenti e meno costose”, conclude Lacorazza.
Ieri, su sua proposta, la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome ha deciso di tenere nella città dei Sassi una seduta della Conferenza “dedicata esclusivamente alla riforma costituzionale in corso, ormai sostanzialmente definita nei contenuti nonostante i passaggi parlamentari ancora da compiere, rispetto alla riflessione che le Regioni sono chiamate a compiere sul loro coinvolgimento nel governo del territorio”.
Nella foto Sergio Laterza immagina la fine della Basilicata con la riforma delle Macroregioni. Un’esclusiva per W la Trottola. Solo su SassiLive
Per quel che mi riguarda, la composizione della Regione del Levante così com’è potrebbe andare bene. Forse aggregherei il Vulture alto Bradano che hanno più affinità con la Puglia ed il Levante. E’ inutile nasconderci dietro un dito. Sfido chiunque a trovarmi un materano che per questioni commerciali sia andato a Potenza o viceversa. Il materano, come quelli del vulture alto bradano vanno in Puglia. Ci sono più affinità tra l’area materana compreso il Vulture Alto Bradano e la Puglia. Se si facesse questa modifica, io sottoscriverei subito.
nino silecchia