La provocazione mediatica del sindaco di Borgosesia (Vercelli) ed europarlamentare leghista Gianluca Buonanno, che ha deciso di mostrare una pistola in diretta su Sky Tg24 viene commentata anche a Matera in occasione del convegno dell’Aiart (acronimo di Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione fondata nel 1954 per iniziativa dell’Azione Cattolica), evento programmato al Palace hotel nelle giornate di venerdì 23 e sabato 24 ottobre. “Un pessimo esempio di tv, soprattutto se si pensa che in quella fascia oraria tanti ragazzi potevano essere davanti al piccolo schermo”. Lo ha dichiarato nella città dei Sassi Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart intervenuto al convegno sul tema “I media e la famiglia. La tutela dei minori”. “Quale educazione le famiglie possono dare ai loro ragazzi, se poi un politico mostra in tv una pistola e poi giustifica quell’atto? Certo, se poi si continua ad invitare in televisione certi personaggi che cosa ci si può aspettare?”. Anche il vice ministro Filippo Bubbico ha condannato il gesto di Buonanno: “Buonanno è un irresponsabile. Il gesto compiuto oggi in televisione è di una gravità sconcertante, chiaramente incompatibile con chi svolge un ruolo istituzionale. Buonanno compia finalmente un gesto di buonsenso e si dimetta. Quando si ha a che fare con la sicurezza dei cittadini non esiste la provocazione. Esiste il senso del limite e della responsabilità. Alimentare la logica del far west e della giustizia sommaria è un incitamento alla barbarie che non fa parte della cultura del nostro Paese e che produce solo tragedie. La demagogia ottusa di Buonanno è andata davvero oltre il limite tollerabile”.
Buonanno ha precisato in serata che in tv si e’ presentato con una carcassa di pistola per illustrare l’iniziativa che intende applicare nel suo Comune: “Non ho il porto d’armi e non amo le pistole, quella era solo una carcassa di pistola. Non sono un giustiziere della notte. Ho proposto di dare un bonus ai cittadini per acquistare armiNon capisco queste proteste, quanta ipocrisia”.
Il gesto e’ arrivato dopo le polemiche sul caso del pensionato che ha ucciso un giovane per legittima difesa.
Ricordiamo che l’Aiart è un’associazione di volontariato la cui missione principale è quella di sensibilizzare e formare all’uso critico e responsabile dei media. D’intesa con l’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI e a Matera promuove per due giornate un Corso di formazione nazionale che ha il seguente tema: “I media e la famiglia. La tutela dei minori”. Il corso intende richiamare l’attenzione sul rapporto fra i media e la famiglia, analizzando i pericoli, le sfide e le possibilità che i nuovi mezzi di comunicazione pongono davanti a genitori e figli.
Attraverso uno studio a più mani, la ricerca analizza il quadro normativo posto a tutela dei minori utenti dei media in 5 nazioni europee (Germania, Francia, Inghilterra, Spagna e Italia). Il rapporto si limita a denunciare quanto sia umiliante e mortificante per il nostro Paese il confronto. Non affronta in alcun modo le cause di questo “degrado” dell’azione di tutela dei minori in Italia che sono riconducibili essenzialmente alla crisi del sistema radiotelevisivo italiano.
I corsisti presenti a Matera provengono da tutta le parti d’Italia e la partecipazione è libera e gratuita. L’invito è rivolto agli educatori in generale ed in particolare ad insegnanti e genitori. L’Aiart è accreditata presso il MIUR per corsi di formazione rivolti ad insegnanti. Ai richiedenti sarà rilasciato certificato di frequenza ai sensi del DM 177/Direttiva 90.