Finalmente è possibile oggi analizzare in un quadro di sintesi generale i dati attribuiti dagli USR sul potenziamento della classe A019. In totale sono stati attribuiti 4.298 posti pari al 7,8% del contingente complessivo di 55.278. Le prime tre regioni risultano essere la Puglia (484 posti, pari all’11,21% sul totale complessivo), la Campania (460 unità, peso 10,7%), il Veneto (419 unità, peso 9,75%); le ultime tre sono l’Abruzzo (72 posti, pari a 1,68%), Sardegna (84 posti, pari a 1,95%) e Umbria (89 unità, pari a 2,07%). Per quanto riguarda le città le prime tre sono Roma (279 posti; pari a 6,49%), Napoli (226 posti; 5,26%) e Bari (183 unità; pari a 4,26%); mentre le ultime tre sono: Enna (7 posti; pari allo 0,16%) Lodi (9 unità; pari allo 0,21% sul totale complessivo) e Nuoro (11 posti; pari allo 0,26% del totale complessivo.
Ricordiamo che tale ripartizione, come anche riportato dalla nota ministeriale n.30549, è stata adottata dagli USR, ai sensi del comma 95, il decreto di ripartizione dei posti comuni della scuola secondaria per classi di concorso, nonché di ripartizione dei posti di sostegno previsti nella medesima tabella per gradi di istruzione e, relativamente alla scuola secondaria di II grado, per aree disciplinari.
Nella nota si evidenzia anche che “La suddetta dotazione aggiuntiva, numericamente come sopra determinata, sarà successivamente assegnata dalle SS.LL. per il tramite degli ambiti territoriali, alle istituzioniscolastiche della regione, attraverso l’apposita funzione SIDI dal 12 al 20 novembre 2015,tenendo conto del numero di alunni,(ad eccezione di quelli dell’infanzia) e ponendo, altresì,adeguata attenzione alle situazioni caratterizzate dalla presenza di aree montane o di piccoleisole, di aree interne, a bassa densità demografica o a forte processo immigratorio, nonché diaree caratterizzate da elevati tassi di dispersione scolastica anche in linea con quanto previsto dal comma 65 della legge citata; in ogni caso andrà assicurata una dotazioneminima di norma non inferiore a 3 posti per istituzione scolastica, ivi compresi i Cpia”.
Prof. Romano Pesavento, Presidente Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani