La prima tappa, dalla perla del Tirreno al Parco Nazionale del Pollino
La Maratea-Castelluccio Inferiore sarà la frazione più breve ma verosimilmente la più impegnativa del Giro
Ottantatré chilometri, tutti concentrati nel sud-ovest della Regione, in quel lembo di terra che si protende verso il Mar Tirreno, daranno il via alla trentesima edizione del Giro di Basilicata. Da Maratea a Castelluccio Inferiore prenderà vita una frazione con oltre 1500 metri di dislivello che chiarirà sin da subito i valori in campo e contribuirà a delineare la classifica.
L’analisi del percorso
La partenza sarà ospitata dalla cittadina che non a torto è stata rinominata la perla del Tirreno per le sue acque cristalline che lambiscono la costa, per lo più rocciosa, che cade a picco sul mare.
La particolare orografia del territorio nella zona costringerà gli atleti ad uno sforzo ancor prima del via ufficiale, che sarà dato dopo nove chilometri di salita, in prossimità di Passo Colla. Al termine di una picchiata che porterà all’attraversamento di Trecchina, grazioso borgo conosciuto anche oltre i confini regionali per la produzione di un ottimo pane, si imboccherà la Statale Fondo Valle del Noce, tutta in salita – non troppo impegnativa – fino al bivio per Lagonegro. In questo frangente la corsa sarà in linea d’aria a non più di 4-5 km dal confine campano.
Si entrerà quindi nel paese che ha dato i natali al noto cantautore Giuseppe Mango e si continuerà a salire tra i boschi fino al Valico Cerri (850 m), scollinato il quale, dopo poche curve ci si troverà all’altezza dello splendido Lago Sirino. La discesa continuerà praticamente per venti chilometri, eccetto una breve contropendenza all’altezza dell’abitato Rivello, prima di riprendere la Fondo Valle, chiudendo così un anello di circa 30 km.
Si lascerà la Statale in prossimità di Lauria e sarà lì che la strada ricomincerà a salire attraversando il comune del Beato Domenico Lentini (e dell’artista Rocco Papaleo) e percorrendo la vecchia SS 19 tutta all’insù fino agli 800 metri del Valico Prestieri. L’ascesa sarà impegnativa solo nel primo tratto, a cavallo del centro abitato, mentre nei successivi 10 km sarà poco più che un falsopiano.
Gli ultimi undici chilometri della tappa saranno in discesa e porteranno infine la carovana nel comune di Castelluccio Inferiore, a un tiro di schioppo da Rotonda, cuore pulsante del Parco Nazionale del Pollino (il più vasto dell’intera penisola) e dal confine calabrese.
La curiosità
L’ultima parte della frazione ripercorrerà il tracciato della vecchia linea ferroviaria a scartamento ridotto Calabro-Lucana, nel tratto Lagonegro-Spezzano Albanese, opera di alta ingegneria per i tempi in cui fu costruita – la fine degli anni Venti – ma poi completamente dismessa nell’arco di pochi decenni per le eccessive spese di mantenimento a fronte di un’utenza molto scarsa.
La storia
L’intero territorio che ospiterà la tappa è stato teatro di una feroce battaglia tra l’esercito borbonico del sovrano Ferdinando e l’esercito napoleonico partito dal capoluogo partenopeo appena preso per conquistare l’intero Regno di Napoli. Dopo la decisiva battaglia di Campotenese, nell’estate nel 1806 i soldati francesi assediarono e saccheggiarono Lauria, uccidendone oltre un settimo della popolazione che si era dimostrata fedele ai Borboni. Pochi mesi dopo fu Maratea, a capitolare dopo aver resistito onorevolmente per diversi giorni all’assedio napoleonico.