Verrà discussa mercoledì 28 ottobre in Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera l’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico presentata dall’on. Cosimo Latronico (FI) in merito al servizio offerto da Poste Italiane sul territorio nazionale. Latronico ricorda che “negli ultimi anni Poste Italiane ha dato vita ad un processo di razionalizzazione degli uffici tramite la riduzione degli orari di apertura, l’accorpamento o la loro definitiva chiusura, provocando disfunzioni nell’offerta del servizio e arrecando danni ai cittadini”. Inoltre, scrive il deputato, “il piano industriale di Poste Italiane prevede la chiusura di 450 uffici postali e la riduzione del servizio a giorni alterni per 609 uffici postali, con pesanti ripercussioni sulle comunità interessate che non disporranno più di quei servizi essenziali da sempre offerti dagli uffici postali; ma non c’è stata chiusura di ufficio postale ordinata dai vertici della società pubblica, che non sia finita davanti ai Tribunali amministrativi ed al Consiglio di Stato per la lamentata eliminazione di un servizio pubblico essenziale che arrecherebbe pregiudizio irreparabile alle comunità locali”. Alla luce di tutto ciò e del fatto che “la quotazione parziale di Poste Italiane in borsa si è conclusa il 22 ottobre 2015 con una domanda che ha superato quattro volte l’offerta ed il Tesoro, azionista unico della società di spedizioni e servizi bancari e assicurativi, ha messo sul mercato il 38,2 per cento delle quote dopo un’operazione portata a conclusione dall’amministratore delegato Francesco Caio” il parlamentare chiede al Ministro se “ritenga possibile, per quanto di competenza, adoperarsi per garantire che Poste continui a svolgere un servizio universale in maniera capillare sul territorio nazionale, evitando una ristrutturazione che prevede la chiusura degli uffici più piccoli e non redditizi e valorizzando nel contempo la funzione di servizio pubblico che l’azienda svolge, attirando proprio tutti quei capitali che altrimenti rimarrebbero dispersi e inutilizzati”.
Ott 27