Ricerca, organizzazione, produzione e valorizzazione le parole chiave per lo sviluppo del settore vino in Basilicata.
“Women in Wine” è una importante due giorni dedicata al vino a Venosa nella splendida cornice del Vulture organizzata con il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata nell’ambito del programma “Da Expo ai territori – Le vie dell’oro rosso” con la Camera di Commercio di Potenza, l’azienda speciale camerale Forim e il Comune di Venosa. Il coinvolgimento inter-istituzionale nelle iniziative messe in campo fino ad oggi ha visto non solo la partecipazione dei soggetti coinvolti, ma anche la parte attiva di tutti nell’organizzazione degli stessi eventi che sono stati condivisi e realizzati. Un sistema che rappresenta sicuramente una buona pratica che la Regione continuerà ad utilizzare anche per il futuro. “Nella Basilicata dai piccoli numeri ma dalle grandi potenzialità la donna recupera risultati importanti. Il management in rosa nel comparto vitivinicolo lucano è la testimonianza di come le donne riescano sempre ad esprimere nuove conoscenze, nuovi saperi e sensibilità eccezionali”. E’ quanto ha dichiarato questa sera a Venosa il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, nel corso della cerimonia inaugurale della manifestazione. “La donna – ha aggiunto Pittella – non è più solo mamma. E’ anche elemento capace di dare valore aggiunto ai processi di rilancio necessari alla nostra regione. Stiamo provando ad essere la regione locomotiva del Mezzogiorno con le donne protagoniste. Le vogliamo in testa – ha aggiunto ancora Pittella – a tutti i nuovi processi relazionali, anche internazionali che vareremo. Azioni che nasceranno dalla testa e dal cuore, con la volontà del fare. Il valore aggiunto della donna, nella nostra regione ha fatto si che si potesse crescere quindi anche a livello imprenditoriale. Vogliamo le donne – ha concluso Pittella – in prima linea nelle azioni che stiamo attuando anche per superare questo periodo di grandi criticità”. “Da Expo ai Territori” – ha dichiarato l’Assessore Luca Braia – è stato un contenitore di iniziative importantissimo attraverso cui, come Dipartimento Agricoltura, abbiamo fortemente voluto connotare in una dimensione internazionale la partecipazione della Regione Basilicata in Expo, lavorando su più fronti e su diversi temi. Sul versante della valorizzazione del patrimonio umano abbiamo lavorato sulle relazioni e per il massimo coinvolgimento delle persone, favorendo incontri e confronti. Abbiamo poi coinvolto la comunità della ricerca e delle imprese legate al mondo del monitoraggio ambientale e della gestione della risorsa idrica e lavorato ancora sul versante paesaggio lucano strettamente correlandolo alle nostre produzioni agroalimentari di qualità. Proprio nell’ambito di “Da Expo ai Territori”, infatti, abbiamo organizzato la tappa materana del Girolio d’Italia, la visita in Basilicata di una delegazione cinese formata da sette imprenditrici e un imprenditore interessati a vari settori produttivi e la missione economico-culturale, con il coinvolgimento della Camera di Commercio ItalAfrica Centrale, grazie alla quale 12 delegazioni straniere sono arrivate sul territorio lucano per approfondire il tema della gestione della risorsa idrica e avviare protocolli d’intesa. Adesso siamo qui per l’iniziativa “Women in Wine”, pensata con la CCIAA Potenza e che vede come partner la Camera di Commercio Italiana in Germania, presente con una nutrita delegazione di buyer, imprenditrici e organizzatrici di viaggi culturali guidate da Paola Concia. Il mercato tedesco può giocare insieme a noi un ruolo chiave sul fronte dell’export e non solo a patto che qualità e rigore caratterizzino il nostro operato. La prossima iniziativa nel mese di dicembre insieme a UNIDO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale, vedrà la presenza in Basilicata di 37 delegati donne imprenditrici dai Paesi in Via di Sviluppo. Imprenditoria femminile al centro di queste iniziative: una impresa su quattro in Basilicata è gestita da donne e nel comparto vitivinicolo lucano il management in rosa è al 20%. “Women in Wine” ha quindi proprio l’obiettivo di evidenziare, valorizzare e premiare il ruolo delle donne nella vitivinicoltura e più in generale nella ricerca e nell’utilizzo delle tecnologie connesse al settore enologico e agricolo. E’ per noi occasione per mostrare agli ospiti la bellezza del paesaggio, la valenza dei percorsi Federiciani (molto cari ai turisti tedeschi), l’innovatività e la tradizione delle aziende vitivinicole dell’area, ma anche le nostre produzioni. Il settore vitivinicolo rappresenta la produzione di eccellenza della Basilicata e il nostro vino può considerarsi il vero ambasciatore sia della cucina che della produzione agroalimentare regionale. Come ci raccontano, questa sera, le donne del vino con la loro esperienza di imprenditrici, sommelier, ricercatrici, tecnici, professioniste. L’Italia è la prima nazione produttrice d’Europa, notizia di questi giorni l’aver superato Spagna e Francia. La Basilicata, con oltre 5000 ettari vitati, 95 aziende, 374 etichette e una produzione di circa 56mila quintali nel 2014, deve obbligatoriamente fare, oggi più che mai, sistema per giungere nei mercati che contano e che sono in grado di pagare la qualità che produciamo. Ricerca, organizzazione, produzione e valorizzazione le parole chiave per lo sviluppo del settore vino in Basilicata. Da un lato si preannuncia una annata di buona qualità, dall’altro a metà novembre sarà ratificato il nuovo PSR Basilicata 2014-2020 dalla Comunità Europea. Avremo quindi anche una grande opportunità di realizzare interventi nel vitivinicolo puntando agli investimenti e non più ragionando in termini di spesa e per portare sempre più al centro del dibattito il futuro del vino in Basilicata e cosa potrebbe rappresentare per noi, economicamente, il settore. Dobbiamo realizzare vere organizzazioni produttive che possano andare ben oltre l’esperienza dei PIF della programmazione 2007-2013 in fase di conclusione. Dobbiamo imparare a fare filiera pensando sia alla produzione che alla trasformazione ed alla commercializzazione per ridurre i costi e diventare più competitivi sui mercati recuperando il valore economico che oggi è catturato dai commerciali o dalla grande distribuzione. Ho avuto modo di partecipare alla presentazione dei risultati conclusivi di alcuni progetti di ricerca appena conclusi. Gli studi, ad esempio sull’uso di lieviti naturali o sul recupero delle varietà autoctone, per citarne alcuni, devono assolutamente servire a valorizzare il prodotto vino lucano e aiutarci a lavorare insieme per migliorare la qualità e la quantità della nostra produzione. Abbiamo avviato il processo che porterà alla fusione dell’Enoteca Regionale e Provinciale in un unico soggetto, presto apriremo un punto per l’esposizione e la vendita del vino di Basilicata a Matera per sfruttare l’effetto trascinamento che sta portando, con grandissimi risultati sul turismo e sulla promozione dei nostri prodotti, Matera Capitale Europea 2019. Avremo una presenza qualificata e, forse per la prima volta, unitaria come Regione Basilicata alla più grande fiera italiana di settore, avendo prenotato con 6 mesi in anticipo uno spazio che ci darà grande visibilità al VINITALY. In quest’ottica – conclude l’Assessore Braia – continueremo a selezionare le fiere e le manifestazioni nazionali ed internazionali nel settore dell’Agroalimentare e del Turismo rurale a cui la Basilicata presenzierà con una immagine unica, cercando di evitare da adesso in poi la frammentazione di etichette e prodotti e di presentarci al mercato puntando allo stretto legame che c’è tra l’unicità del nostro territorio e la grande qualità dei nostri prodotti enogastronomici.”