Dopo aver incontrato in mattinata gli studenti del Liceo Artistico e del Liceo Classico di Matera l’autrice e giornalista lucana Francesca Barra, originaria di Policoro ha presentato in serata il suo romanzo “Verrà il vento e ti parlerà di me” nella Chiesa di Cristo Flagellato all’interno dell’ex ospedale San Rocco, in Piazza San Giovanni. L’evento è stato promosso dalla libreria Di Giulio ed è stato realizzato con il contributo della traduttrice Tiziana D’Oppido, pronta a dialogare con l’autrice.
Prima della presentazione ci ha concesso una breve intervista. Come nasce questo romanzo? “Dopo libri d’inchiesta e dedicati alla mafia ho deciso di raccontare la mia terra e nel romanzo si racconta anche la città di Matera. Nel libro racconto la vita non ordinaria di chi vive in questa terra e mi auguro che possa contribuire a far conoscere sempre di più la nostra meravigliosa Basilicata. Il successo di Matera 2019 deve servire a far conoscere non solo i Sassi ma tutta la Lucania”.
Prossimi impegni professionali? “Sto lavorando per un programma tv di cui non posso svelare nulla, intanto sono sempre impegnata come ospite in diversi programmi di politica e attualità. Inoltre sto lavorando anche per realizzare un portale dedicato ai viaggi che avrà un’attenzione particolare per la Basilicata, si chiama “Ti mostro un posticino” e si potrà trovare digitando “www.timostrounposticino.com”.
Francesca Barra è diventata negli ultimi anni un’ambascitrice della Basilicata. “Sono felice di aver rappresentato la mia terra anche all’Expo, in uno stand che ha coniugato molto bene cinema, arte, poesia e gastronomia. Il tema dell’Expo prevedeva il legame tra i lcibo e la conoscenza delle persone e la Basilicata ha lavorato molto bene in questa occasione”. A proposito di cibo sto contattano diverse nonne che cucinano perchè voglio recuperare le ricette della tradizione lucana e poi scriverò un altro romanzo dedicato al nostro Sud”.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione del libro di Francesca Barra (foto www.SassiLive.it)
Biografia di Francesca Barra
Francesca Barra è giornalista professionista, nata a Policoro, in Basilicata. Inizia a lavorare in televisione, su La7, Sky, Rai e Mediaset. Ha condotto su Radio1 Rai La bellezza contro le mafie, il concerto del primo maggio, collaborato con «Sette», «l’Unità» e «Pubblico» . È sceneggiatrice e autrice. Già autrice dei libri Il quarto comandamento, Giovanni Falcone, un eroe solo, Tutta la vita in un giorno. Verrà il vento e ti parlerà di me è il suo romanzo d’esordio.
Verrà il vento e ti parlerà di me – Garzanti
Teresa è solo una bambina, ma sa già cosa urlare al vento davanti a quella distesa azzurra: ”Io non me ne voglio andare”. Per nessuna ragione vuole lasciare quella terra di cui conosce ogni scorcio, ogni odore, ogni sapore: la Basilicata. Ama tutto di quella regione, la magia dei sassi di Matera che l’hanno vista nascere e il calore della costa che l’ha accolta anni dopo. Lì sogna di costruire la sua famiglia, il suo futuro. E il suo desiderio si è realizzato.
Ora, invece, Caterina sua nipote, non vede l’ora di andare via. Di lasciare il paesino in cui è cresciuta, in cui le tradizioni regnano immutate. Vuole sapere cosa significhi sentirsi straniera, persa in una grande città. Vuole staccarsi dalla sua famiglia che adora, ma che nello stesso tempo è come un grande albero in cui i singoli rami perdono la loro identità. Quella famiglia di cui sua nonna Teresa è il perno centrale intorno a cui ruota tutto. Sua nonna Teresa che ha i suoi stessi capelli scuri e la stessa forza di seguire il proprio istinto. Caterina sa che quello che le unisce è un legame speciale. Così quando si trasferisce a Roma per studiare all’università la cosa più importante che porta con sé è l’agenda in cui la nonna le ha dettato le sue ricette. In un’estate che la ragazza non dimenticherà mai, le ha insegnato a cucinare mentre i ricordi riaffioravano preziosi: la sua infanzia, il suo amore per Don Mimì, il suo dono segreto di prevedere il futuro, l’attaccamento alla sua terra e alla sua casa.
E Caterina inizia a guardare la sua vita con occhi nuovi. Scopre che le radici non sono sempre qualcosa che impedisce di volare, ma possono essere ali che portano verso cieli inaspettati. Impara che le ragioni del cuore spesso sono imperfette e che questa è la loro bellezza.
E quando il vento della sua Basilicata la richiama ha molto da dirle. È tornato a soffiare solo per lei. Ma Caterina sa che per ascoltarlo ci vuole coraggio. Il coraggio di seguire la strada che porta dove si avverano i sogni.
«È una storia d’amore. Ma non per un uomo o una donna. L’amore per una terra.»