Il presidente del Club Wigwam, il materano Mario Scalcione annuncia che sta per ricominciare la sua protesta contro il comune di Matera, per affermare i diritti sanciti dalla costituzione e per far conoscere alla cittadinanza i motivi che lo spingono a scendere in Piazza. Di seguito il testo integrale di una lettera aperta inviata alla nostra redazione sottoscritta da Mario Scalcione, che si definisce un “abusivo dei Sassi”
Al comune di Matera sono cambiati i suonatori, ma la musica è sempre la stessa, sempre un concerto di stonati. Mi tocca ancora una volta gridare, mi appresto ancora una volta far sentire la mia voce. Visto che i primi atti di questa nuova giunta sono stati come sistemare gli amici, aumentare le tasse, le promesse del nuovo Sindaco sugli ultimi, sul lavoro rimangono chiuse in un cassetto. La cosa che fa più arrabbiare la difesa ad oltranza dei dipendenti comunali, mentre i cittadini normali che hanno subito un torto dalla macchina comunale, non hanno diritto a nessuna parola di conforto o di solidarietà. Basta ad andare a leggere le determine e delibere emanate dall’insediamento da questa nuova amministrazione salta subito all’occhio la sub concessione ai soliti amici e amici degli amici di centinaia di mq di locali demaniali nei SASSI: Molti che hanno già avuto continuano ad avere altri centinaia di mq di locali demaniali, mentre come per esempio le Fucine dell’ECO li viene tolto,o un altro esempio il club Wigwam, una delle prima realtà nei SASSI, li viene negato il diritto di esistere. Il club Wigwam come molti continuano a pensare che occupa “ abusivamente” dei beni demaniali nei SASSI.Ma mi sembra opportuno raccontare la vicenda che ci ha portato in questa situazione, non dipesa dal CLUB WIGWAM, ma solo dall’abitudine consolidata negli uffici del comune di MATERA di considerare gli amici cittadini di seria A e i non amici cittadini di serie B, per non dire di peggio.
IL club wigwam occupa “ abusivamente” da oltre 113 anni degli immobili nei sassi parte proveniente da confisca e parte del comune di MATERA
La materia dei beni confiscati è regolata dalla legge 109/96, l’articolo 3 della suddetta legge , dice esplicitamente.:
3. I beni aziendali sono mantenuti al patrimonio dello Stato e
destinati:
a) all’affitto, quando vi siano fondate prospettive di continuazione
o di ripresa dell’attività’ produttiva, a titolo oneroso, previa
valutazione del competente ufficio del territorio del Ministero
delle finanze, a società’ e ad imprese pubbliche o private, ovvero
a titolo gratuito, senza oneri a carico dello Stato, a cooperative
di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata. Nella scelta
dell’affittuario sono privilegiate le soluzioni che garantiscono
il mantenimento dei livelli occupazionali. I beni non possono
essere destinati all’affitto alle cooperative di lavoratori
dipendenti dell’impresa confiscata se taluno dei relativi soci e’
parente, coniuge, affine o convivente con il destinatario della
confisca, ovvero nel caso in cui nei suoi confronti sia stato
adottato taluno dei provvedimenti indicati nell’articolo 15, commi
1 e 2, della legge 19 marzo 1990, n. 55;
La legge è interpretata secondo convenienza, la confisca riguardava un azienda è la legge da obbligo di mantenere i livelli occupazionali, possibilmente di aumentare il valore del bene.
L’associazione senza scopo di Lucro” Wigwam” èra riuscita dove molti sono falliti, creare occupazione e rimettere in circolo un azienda confiscata, nel contempo fare attività sociali. La legge 109 non è stata applicata nel suo valore più profondo, salvaguardare i posti di lavoro. Il lavoro che non c è, di cui si riempiono la bocca tutti i rappresentanti delle istituzioni, nelle commemorazioni ufficiali. L’associazione anche quest’anno nella precarietà, nel bene confiscato ha allestito una mostra di abiti storici lucani , offrendo l’ingresso libero ai centinaia di visitatori dei sassi, ancora fatto solo con le nostre forze , senza nessun contributo pubblico. LO scrivente è l’unico IN BASILICATA ad avere un attestato rilasciato dal ministero dell’INTERNO e da LIBERA, per la gestione dei BENI CONFISCATI avendo partecipato
ad un corso di formazione organizzato da Libera e dal Ministero dell’interno,, per la gestione dei BENI CONFISCATI . ABBIAMO presentato un progetto su tutto il complesso confiscato, che avrebbe creato 10 posti di lavoro, fra le attività sociali ed commerciali, abbiamo proposto a Libera già dal 2007 le serate della” LEGALITA” con la degustazione e preparazione dei prodotti “libera Terra” oltre a proporre un progetto di integrazione per gli extracomunitari e di conoscenza di altre culture partendo dal CIBO.
1)Il bene confiscato è stato assegnato al club Wigwam associazione senza scopo di lucro , iscritta regolarmente alla camera di commercio, nel lontano 2002 dal tribunale di Matera. Già nella fase giudiziale,mettendo al secondo posto LIBERA in questa speciale classifica regionale delle poche aziende che hanno prodotto qualcosa nella fase giudiziaria( per i dati potete trovarli su internet alla voce Aziende confiscate).
2) l’associazione Wigwam ha pagato da subito un canone allo Stato di circa €1200 MENSILI destinati alle vittime della mafia
3) le spese di ripristino della struttura dell’attività imprenditoriale è stato tutto sopportato da Wigwam
3)Wigwam non ha avuto nessun agevolazione sul piano fiscale, avendo separato le attività commerciali da quelle associative
4) Gli utili dell’attività commerciale sono stati investiti quando ci sono stati , in attività sociali , come ospitare offrendo anche colazioni e buffet, ad associazioni che si adoperano per i bambini di Chernobly, ed altro senza nessun compenso,
5) il club wigwam ha creato posti di lavoro, anche a chi scrive, in regola,
Già questo punto basterebbe per dire che ho perso il lavoro non per la mia incapacità nel gestire un’attività associativa , che si prefiggeva di realizzare progetti per la qualità della vita partendo dal cibo. Si potesse autofinanziarsi con le proprie attività, senza chiedere aiuto allo Stato o ad altri.
6) Il club wigwam dopo anni, condizionato dalla nomea del luogo, piano piano ha aumentato il numero dei soci, ha cominciato a farsi conoscere, sia per la Bontà della sua cucina e per la valorizzazione dei prodotti tipici e biologici del territorio lucano(13 anni fa c’erano pochissimi ristoranti e attività, siamo stati i primi nei sassi a promuovere e commercializzare i prodotti tipici e biologici, organizzando anche serata a tema . Tutto questo fatto senza chiedere nessun contributo pubblico.
Voi trovatemi un’altra associazione che abbia fatto le iniziative del club Wigwam ? con le proprie risorse, senza nessun contributo pubblico. Poi pagavamo sempre un regolare canone allo stato, destinato alle vittime di mafia.
7)Tutto è terminato grazie al Comune Di Matera, alla regione Basilicata, ad imprenditori senza scrupoli, preti e pseudo uomini di cultura, peggio di Ponzio Pilato, per non farci mancare niente, ringraziamo per questo anche il Demanio dello stato, La prefettura di Matera l’agenzia dei beni confiscati,per non sentirsi escluso anche la Provincia di Matera e per concludere in bellezza Libera
8) Libera coinvolta da me e diverse volte sollecitata ad aprire un confronto costruttivo, di come rendere il bene confiscato per gli scopi sociali, ma anche per creare occupazione. Si è sempre trincerata nel cercare prima di tutto visibilità, tralasciando e ignorando le mie richieste di svolgere solo il mio lavoro , è mettere a disposizione dei sassi le mie esperienze lavorative acquisite in anni di esperienza. Si sono sempre considerati “LIBERA” è io un”povero cristo”
9) Se creare Lavoro non é considerato il primo degli scopi sociali,? io non so con chi sto parlando, forse solo con delle sigle brave a fare manifestazioni.
10)Se pare che io sia abusivo, uomini nelle istituzioni coinvolti in questa vicenda, sono gli abusivi nelle istituzioni calpestando ed infangando la costituzione.
11) Se poi dopo che lo Stato le Istituzioni ,dopo aver dimostrato tutta la sua incapacità, con il Potere che si trova vorrà stritolarmi con le sue leggi e i suoi tribunali, sono pronto ad affrontarli.
12) Quando ho preso il bene confiscato, non c’era la fila al tribunale di Matera
13) solo un “ Pazzo lucido” anche un po coraggioso si poteva lanciare in un avventura dai contorni indefiniti
14)Solo con l’impegno e la professionalità abbiamo raggiunto il risultato di aver portato nella legalità un bene confiscato , pagando un canone destinato alle vittime di mafia, creando lavoro regolare,sviluppando la valorizzazione dei prodotti tipici e biologici del territorio lucano, dando il nostro contributo per un turismo di qualità nei sassi di Matera.
Le istituzioni con un colpo di penna hanno cancellato tutto
15) CON leggi e regolamenti interpretati secondo convenienza, il club wigwam e a chi scrive, anno tolto il sogno di una vita,il lavoro, il rispetto dei propri figli, la speranza, la dignità gli manca solo la nostra” VITA”, prendendomi in giro, non rispettando le parole date,le pari condizioni. Ad altri hanno regalato milioni di euro,proprietà demaniali per migliaia di metri quadrati, beni confiscati gratis, dove non viene svolta nessuna attività da anni, se non in modo saltuario
16) Gli abusivi sono questi uomini che si macchiano di azioni che calpestano la costituzione e interpretano leggi secondo convenienza e conoscenza. La mia difesa è nella costituzione,
La costituzione non è un libro morto, noi cittadini abbiamo il dovere di lottare per i nostri diritti, e le istituzioni non solo ha parlarne nelle cerimonie ufficiali , ma farla vivere, mettendoci dentro la coscienza civica.
Di Pietro Calamandrei
17) L’art. 34 dice: «I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno
diritto di raggiungere i gradi piú alti degli studi». Eh! E se non hanno mezzi?
Allora nella nostra costituzione c’è un articolo che è il piú importante di
tutta la costituzione, il piú impegnativo per noi che siamo al declinare, ma
soprattutto per voi giovani che avete l’avvenire davanti a voi. Dice cosí: «E
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e la eguaglianza dei cittadini, impediscono
il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». È
compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della
persona umana: quindi dare lavoro a tutti, dare una giusta retribuzione a
tutti, dare la scuola a tutti, dare a tutti gli uomini dignità di uomo.
Soltanto quando questo sarà raggiunto, si potrà veramente dire che la formula
contenuta nell’art. primo – «L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul
lavoro» – corrisponderà alla realtà. Perché fino a che non c’è questa
possibilità per ogni uomo di lavorare e di studiare e di trarre con sicurezza
dal proprio lavoro i mezzi per vivere da uomo, non solo la nostra Repubblica
non si potrà chiamare fondata sul lavoro, ma non si potrà chiamare neanche
democratica perché una democrazia in cui non ci sia questa uguaglianza di
fatto, in cui ci sia soltanto un’uguaglianza di diritto, è una democrazia
puramente formale, non è una democrazia in cui tutti i cittadini veramente
siano messi in grado di concorrere alla vita della società, di portare il loro
miglior contributo, in cui tutte le forze spirituali di tutti i cittadini siano
messe a contribuire a questo cammino, a questo progresso continuo di tutta la
società. Mi scuso per eventuali strafalcioni, ma lo scrivente è un ignorante, non può competere con l’elite culturale e intellettuale che presiedono i convegni e le manifestazioni
Club Wigwam
IL PRESIDENTE
SCALCIONE MARIO
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RIngrazio il Direttore di SASSi LIVE di dare voce anche agli ultimi