Un farmer market contro il carovita
Una “fattoria” in città, tecnicamente un “Farmer market”. A sostenere la necessità che almeno i centri più popolosi del Materano siano dotati di una siffatta struttura, è il Pit Servizi di Cittadinanzattiva che tuttavia denuncia lo scadente impegno che sulla questione pongono tanto le organizzazioni agricole quanto le associazioni dei consumatori, “anche – rileva l’organismo interessato – per la scarsa attenzione posta al problema dall’Amministrazione comunale di Matera.”
“Il Comune – ricorda Cittadinanzattiva – nei primi mesi dell’anno incontrò le associazioni degli agricoltori per dare impulso alla filiera corta. L’assessore Tito Di Maggio si impegnò per attrezzare dei banchi di vendita in piazza della Visitazione e in piazza di Porta Pistola. Ma la vicenda non ha avuto un seguito, probabilmente per l’opposizione dei commercianti del comparto ortofrutticolo”.
Cittadinanzattiva, che fa riferimento ad un recente studio di Bankitalia, rileva che “la frutta e la verdura subiscono in media un rincaro del 200 per cento dal campo alla tavola”. Per l’associazione, che tra i suoi compiti ha anche quello della difesa del consumatore, un mercato frequentato esclusivamente dagli agricoltori comporterebbe un ristoro sia per i produttori che vedrebbero remunerati in maniera più equa i propri beni sia per i consumatori che, a fronte di esperienze già operanti, vedrebbero i costi ridotti anche nella misura del 30 per cento”.
In presenza di questa situazione di stallo, Cittadinanzattiva chiede all’Amministrazione provinciale che si faccia nella delicata questione parte attiva “per superare tutti quegli ostacoli operativi all’apertura di un “Farmer Market” a Matera per estendere poi l’iniziativa ai centri più importanti e popolosi del Materano”. Tre i temi che la Provincia verrebbe chiamata a risolvere: reperire strutture fisse o mobili dove gli agricoltori possano mettere in vendita i loro prodotti, favorire il rilascio delle necessarie autorizzazioni, monitorare l’attività per allargarla anche in termini merceologici a tutta la produzione agricola provinciale.