Grande successo per la Basilicata all’Expo di Milano. Dopo sei mesi di presenza nel capoluogo lombardo, con eventi “fuori e dentro Expo”, amministratori pubblici, esponenti turistici ed enogastronomici tirano un primo bilancio positivo. Si è iniziato a maggio, con un padiglione sul Cardo rosso, e si è affrontato subito il tema dell’acqua, celebrato in un grande convegno lo scorso ottobre a Matera, “perché l’acqua è una questione urgente, esaminata da vari punti di vista in tutto il mondo quest’anno, dai cambiamenti climatici, alla produzione di energia, all’utilizzo in agricoltura”. Lo ha dichiarato Domenico Senato, docente universitario lucano intervenuto al Mediterranean Forum on Water resource organizzato dalla Regione Basilicata, dall’Università degli studi della Basilicata, dall’Arpab nell’ambito del progetto tematico collegato a Expo2015 e Territori denominato “Aqua2015”. Un progetto in cui la Regione Basilicata è stata capofila a livello nazionale di otto regioni.
Settant’anni fa, quella stessa città fu definita “la città della vergogna”, perché i suoi abitanti vivevano nelle caverne, nelle cisterne, sottoterra. Quelle caverne, con il passare degli anni, sono diventate patrimonio dell’Unesco e oggi veicolano l’Italia, non solo la Basilicata, verso il mondo, per la straordinaria bellezza, la storia millenaria e il recupero di una cultura perduta e ritrovata.
“Il nostro territorio ha peculiarità straordinarie: l’acqua, fonte di vita e sorgente di virtù e sviluppo; l’agroalimentare di nicchia, non per quantità ma per qualità; Matera 2019, capitale europea della cultura” ha sottolineato con fierezza fin dai primi giorni di esposizione il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. Molta attenzione è stata dedicata ai parchi e alle riserve naturali della regione, caratterizzati dalle acque fredde e pure del monte Pollino, alto tra i 1800 e i 2000 metri. Così come ruscelli e torrenti che segnano percorsi naturalistici e adatti al turismo (dal trekking, alle passeggiate a cavallo, alle attività out door), arricchiti anche da percorsi culturali, che permettono di visitare, ad esempio, molte delle 150 chiese rupestri sulla Murgia materana.
A parlare all’Expo, in rappresentanza della Basilicata, sono intervenuti anche scrittori come Raffaele Nigro, vincitore del premio Campiello 2005 con “Malvarosa”. “Nell’immaginario collettivo, il popolo lucano vive di malocchio, affascino, ed è fatto di contadini, di giovani in fuga, e questo è vero – ha ammesso Nigro – ma i rapporti tra aristocratici e abati, nel corso degli anni, hanno trasformato il nostro territorio in un giacimento di beni culturali”. Dopo gli scrittori, è stata la volta dei poeti. Una giornata di rime, il cibo servito in versi interpretati dal poeta Roberto Linzalone e dall’attore e regista teatrale Ulderico Pesce. La Lucania narra quotidianamente la sua storia di amore per il grano duro: salato, croccante, bruno e giallo, porta con sé la terra, il lavoro, il sole, l’acqua, il lievito madre, il fuoco, la pietra. A Matera il pane si mangia e si guarda: ricorda i Sassi con i suoi buchi dalle mille forme e il suo forte valore evocativo lo ha reso un mezzo per parlare di emozioni, situazioni, suggestioni e stati d’animo.
All’Expo la Basilicata è entrata a far parte ufficialmente della Via Francigena italiana, itinerario culturale del Consiglio d’Europa percorso dal vescovo Sigerico nel Medioevo, da Canterbury a Roma (andata e ritorno, attraversando la Francia), in 39 tappe, per ricevere il pallium (mantello liturgico); le varie soste furono segnate su un diario, è nacque un percorso storico. Così come al padiglione lucano non poteva mancare Ramona Bavassano, originaria della Liguria, “ma abitante culturale, della Basilicata”, che due anni fa ha dato vita a “Brasilicata tour”. “Grazie alla partnership con un festival brasiliano, che esporta la contemporaneità della cultura locale, invitiamo artisti, non remunerati, che vengono a condividere scambi di vita in Basilicata”, ha sottolineato la frizzante Ramona. “Giovani che si occupano di musica, pittura, teatro si incontrano, e affiorano ogni volta tante similitudini, anche tra paesi apparentemente così diversi, come Brasile e Basilicata”.
La rievocazione dell’attività di Pasolini e del suo film “Il vangelo secondo Matteo” a Matera, è ciò che di più ha colpito Alberto Mina, direttore Relazioni Esterne e Istituzionali del padiglione Italia “un po’ per passione personale verso il regista, un po’ perché credo sia un caso italiano: ha raccontato, con una forza narrativa fortissima, il nostro territorio, l’ha fatto diventare famoso nel mondo”.
“La Contadina” di Gaspare Traversi, denominata “la Gioconda di Basilicata”, e la “Natura morta in posa con frutta, verdura, fiori e colomba in volo” del Maestro di Palazzo San Gervasio, Luca Forte, sono i due capolavori della collezione D’Errico selezionati dal critico d’arte Vittorio Sgarbi, esposti in Expo alla mostra “I Tesori d’Italia”. “Li ho scelti perché rappresentano l’eccellenza – ha dichiarato Sgarbi. In uno, un velo bianco che cade sul viso, quasi a voler ritagliare il volto e far vedere la parte più straordinaria del dipinto: lo sguardo, fatto di grande delicatezza e amore, che lo rende simile all'”Annunciata” di Antonello da Messina. L’altro, è un’opera meravigliosamente caravaggesca, lussureggiante e barocca, con una splendida colomba messaggera di chissà quale bellezza e pace, che è meglio di Picasso”.
All’Esposizione Universale di Milano non poteva mancare la veleggiata degli studenti: 80 adolescenti tra i 16 e i 18 anni e 20 accompagnatori sono arrivati nel capoluogo lombardo per il passaggio di testimone: 40 ragazzi della provincia di Matera hanno dato il cambio a 40 coetanei del potentino a completamento del progetto “Sano è lucano”, educazione alimentare nelle scuole contro l’obesità. “Dopo un’attività preparatoria ad aprile, sono partiti il 24 giugno da Policoro, a bordo di cinque barche a vela, facendo tappa in molte città, dove hanno diffuso le tradizioni alimentari lucane” ha dichiarato Giuseppe Romaniello, direttore di Apofil (Agenzia di Formazione della provincia di Potenza).
All’Expo di Milano, infine, la Basilicata ha incontrato anche la Cina. Una delegazione di undici rappresentanti cinesi, provenienti da distretti rurali attorno a Pechino, ha avuto modo di intrattenere uno scambio culturale e imprenditoriale con alcuni esponenti politici lucani e dirigenti regionali, in modo da sviluppare la reciproca conoscenza, attraverso strumenti ed attività di valorizzazione e promozione delle singole peculiarità ed eccellenze territoriali.
Dopo Expo la Basilicata a garanzia e difesa della Carta di Milano.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Braia: “All’esposizione mondiale il dipartimento è stato protagonista del coinvolgimento interistituzionale e di numerose iniziative. A dicembre in Basilicata incontro con 37 imprenditrici dai Paesi in via di Sviluppo per chiudere il programma “Da Expo ai Territori”.
“Si è chiuso il semestre italiano di Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, un’occasione di portata storica che ha messo al centro del dibattito nazionale e internazionale i temi della nutrizione, dell’agricoltura, del cibo, della sostenibilità e dell’ambiente.
Un semestre impegnativo – ha dichiarato l’Assessore Luca Braia – in cui il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali è stato protagonista del coinvolgimento inter-istituzionale e di numerose iniziative messe in campo nell’ambito del programma “Da Expo ai Territori”, connotando la partecipazione della Basilicata anche in una dimensione internazionale e di scambio con delegazioni rappresentative di nuovi mercati e possibilità.
Abbiamo organizzato e coordinato, ad esempio, la tappa materana del Girolio d’Italia, la visita in Basilicata di una delegazione cinese e quella di altre 12 delegazioni straniere, la presenza di una nutrita delegazione di imprenditrici tedesche per “Women in Wine” e molte altre iniziative sul nostro territorio.
Il Dipartimento, inoltre, è stato il principale portavoce e firmatario di un impegno politico regionale importante che è nostra intenzione far mantenere: la firma della Carta di Milano avvenuta alla presenza del Vice Ministro Andrea Olivero proprio in occasione della tappa a Matera del Girolio d’Italia 2015, nel luglio scorso.
La firma della Carta di Milano – sottolinea l’Assessore Luca Braia – ci impegna ad assumere la grande responsabilità di mettere in atto azioni, condotte e scelte politiche che garantiscano il cibo come diritto fondamentale e la lotta allo spreco alimentare e dell’acqua. Occorre riservare particolare attenzione alla tutela del suolo agricolo e dare un ruolo fondamentale all’educazione alimentare e ambientale, per una crescita consapevole delle nuove generazioni. È necessario diffondere la cultura della sana alimentazione come strumento di salute globale e assume per noi un’importanza centrale il sostegno al reddito di agricoltori, allevatori e pescatori attraverso strumenti potenziati a livello di organizzazione e cooperazione, anche fra piccoli produttori.
La salvaguarda della biodiversità, la promozione della diversificazione delle produzioni agricole e di allevamento, l’investimento nella ricerca, per promuovere la maggiore condivisione dei risultati da sviluppare nell’interesse della collettività e la difesa dei prodotti della nostra terra come patrimonio culturale, valorizzandone l’origine territoriale con processi normativi trasparenti sull’intera filiera produttiva. Temi che troveranno ampio spazio nel nuovo PSR Basilicata 2014-2020 di cui attendiamo a giorni l’approvazione della Comunità Europea.
Una visione che considera il rapporto tra energia, acqua, aria e cibo in modo complessivo e dinamico per poter gestire queste risorse all’interno di una prospettiva strategica e di lungo periodo. Prospettiva che la comunità lucana della ricerca e delle imprese legate al mondo del monitoraggio ambientale e della gestione della risorsa idrica ha già avviato. Stiamo già lavorando anche alla stretta correlazione tra il paesaggio lucano e le nostre produzioni agroalimentari di qualità.
Dobbiamo ora più che mai – conclude Luca Braia – ergerci a garanti e difensori dei Contenuti della Carta di Milano: per la Regione Basilicata deve rappresentare un vero e proprio documento politico a cui fare riferimento. E sarà nostro dovere richiamare tutti al suo rispetto ed alla sua applicazione. E’ mia intenzione convocare a breve una conferenza stampa con i Dirigenti del Dipartimento Agricoltura per focalizzare l’attenzione su concetti chiave della Carta di Milano che saranno fondamento di ogni nostra azione futura.
Nell’ottica di un passaggio ideale di testimone tra Expo 2015 e Matera Capitale europea della Cultura 2019, ho invitato personalmente sia Stefano Mirti, (responsabile social media team di Expo 2015 SPA) a Matera per la presentazione dei dati social della manifestazione, che Diana Bracco, (Presidente di Expo 2015 e commissario per il Padiglione Italia) con la quale, nel mese di dicembre, quando insieme a UNIDO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) ospiteremo 37 delegate imprenditrici dai Paesi in Via di Sviluppo, concluderemo il percorso “Da Expo ai Territori”.