Antonio Meola, 25 anni, napoletano di Scampia, è il giocatore che ha regalato al Matera i tre punti nella trasferta di Catanzaro. Antonio, raccontaci il tuo gol: “C’ è stata una palla di Iannini a scavalcare la difesa, il portiere ha fatto una mezza uscita e io gli ho fatto il sombrero e una mezza rovesciata. E’ stato un Matera determinato quello che ha giocato a Catanzaro ma Meola ci tiene a precisare un concetto importante: “Anche nelle partite precedenti abbiamo fatto prestazioni importanti anche se i risultati ci hanno condizionato prendendo gol nei minuti finali. Siamo andati a Catanzaro solo per vincere la partita. Purtroppo ul campo non ci ha permesso di fare un’ottima partita a livello di gioco ma l’importante è aver portato in casa i tre punti. Per quanto mi riguarda è il quarto gol disputato in sette campionati e sono felice sopratutto perchè è stato decisivo per la vittoria”.
Ti è mai capitato di vivere una situazione difficile di classifica come questa nella tua breve carriera? “Forse solo lo scorso anno proprio contro il Matera quando giocavo con il Barletta. Noi dominanno la partita e il Matera riuscì a vincere. Difficoltà come queste le ricordo nel primo campionato di serie B con il Livorno. Era una squadra costruita per fare i play-off e stavamo per retrocedere, ci siamo salvati solo nelle ultime cinque giornate, poi l’anno dopo con qualche innesto abbiamo vinto il campionato di serie B. Ora siamo riusciti a sbloccarci e speriamo di uscire presto dalle zone basse della classifica”.
Prima stagione a Matera, come stai vivendo questa esperienza? “A Matera mi trovo bene, perchè c’è una piazza e una cittadina tranquilla. Sicuramente sono dispiaciuto per i risultati, perchè la squadra è stata costruita per un cmpionato importante. Purtroppo ci ritroviamo in zona play-out ma c’è ancora tempo tempo per risalire. Del resto abbiamo dominato partite per 70-80 minuti per poi perderle nei minuti finali. Il calcio è anche questo. C’è bisogno di gioco e di fortuna, perchè contano anche gli episodi. Colgo l’occasione per ringraziare la tifoseria che non ci ha lasciati mai soli. In un’altra piazza, Foggia per esempio, chissà cosa poteva succedere”.
Differenze tra Dionigi e Padalino?
Il mister Padalino è più motivatore ma anche con Dionigi non abbiamo fatto brutte partite. Nel precampionato sembravamo una squadra che poteva ammazzare il torneo poi invece abbiamo raccolto poco. Padalino è un tecnico che fa giocare bene la squadra. Noi devi mai buttare la palla e giocare sempre per vincere. Per quanto mi riguarda ho cominciato da terzino in una difesa a quattro ma mi trovo benissimo a giocare nel ruolo di quarto di centrocampo e spero di dare sempre il massimo per i colori biancoazzurri”.
Michele Capolupo