A Firenze (Congresso Cuochi Italiani) come è già avvenuto all’Expo2015 e come avverrà ad Arezzo (Agrietour) la prossima settimana, la cucina contadina lucana vince e convince. Gli ingredienti del successo? Prodotti di qualità, volontà di difendere e diffondere la cultura enogastronomica dei territori, esaltarne la diversità per offrire il massimo agli ospiti, rielaborazione dei piatti tipici con quel tocco di fantasia che basta senza sconvolgere i sapori. I simboli: gli strascinati di mischiglio, le lagane e ceci, i ferricelli della battaglia, i ravioli di ricotta ovi-caprina che hanno vinto premi al Campionato della Cucina Contadina di Arezzo gli anni passati. Ma sopratutto la nuova frontiera dell’agriturismo passa attraverso moderne figure professionali, battezzate da Cia e Turismo Verde, agrichef. Sono le numerosissime donne ai fornelli delle cucine delle nostre aziende di ospitalità rurale come Rosanna Sileo (Azienda Il Molino della Contessa, Castelmezzano) i primi custodi di questi valori e che portano sulle tavole un menù autenticamente contadino dove non possono mancare i fagioli di Sarconi, proposti in tanti piatti diversi, i cruschi di Senise, i formaggi locali, la pasta in casa, le verdure di stagione e la carne podolica. Menù all’Expo di Milano “incoronati” dai più famosi chef stellari alcuni dei quali hanno già deciso di “rubare” le ricette e riproporle nei loro ristoranti da 90-100 euro per menù di degustazioni. E nel comprensorio delle Dolomiti Lucane da tempo è attivo un vero e proprio laboratorio del gusto contadino. Dal campo al piatto – è la semplice ricetta di Rosanna – non è uno slogan, ma un’esigenza alimentare da un lato per assicurare cibo sano e corretta nutrizione e dall’altro un modo per far comprendere il valore di tradizioni anche culturali dell’agricoltura offrendo attraverso i nostri menù biodiversi un’occasione di consapevolezza al consumatore. Un simbolo significativo della necessità di mettere insieme generazioni diverse per età di donne e che il matterello passa da madre in figlia è la giovane Mariangela che ha già acquisito abilità e conoscenza della cucina contadina mentre il padre Michele Mattia ha un progetto nel cassetto: promuovere al Molino della Contessa show-cooking con chef stellati, maestri del gusto, esperti, difensori della cucina di tradizione e del rapporto tra piatto e campo. Un modo per sperimentare ed “elevare” la cucina contadina non più solo per prezzi popolari. E’ l’ulteriore testimonianza che nell’area delle Dolomiti Lucane c’è gente tenace che non demorde di fronte comunque alla crisi dei consumi, persino con la realizzazione di una piscina a fianco dell’azienda per offrire un’ ulteriore attrazione da aggiungere oltre che alla cucina, agli itinerari alla scoperta del Parco, alle passeggiate, una novità richiesta dagli ospiti amanti delle vacanze in campagna, accrescendo l’atmosfera di accoglienza ed ospitalità.
Nov 08