L’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia è intervenuto alla inaugurazione del Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi a Firenze. Dopo il taglio del nastro e l’apertura della quattro giorni dedicata all’enogastronomia di eccellenza italiana, l’assessore ha salutato i 140 studenti dell’Istituto Alberghiero di Potenza, arrivati durante la notte e, comunque pronti e in divisa per lavorare in sala, all’accoglienza e in cucina accanto ai cuochi d’Italia.
La Basilicata unica regione insieme alla Toscana, ad essere presente con uno spazio regionale e non attraverso i soli stand di singoli produttori, in posizione centrale e ad alta visibilità. Un open space che ha visto, durante tutta la giornata, centinaia di persone fermarsi a chiedere informazioni ed assaggiare il vino, l’olio, il pane di Matera, il miele, i salumi e i formaggi, i peperoni lucani. Tantissimi incuriositi dalla produzione di mozzarella in loco.
Numerosi i cuochi lucani, primi a dimostrare la cucina lucana attraverso un seguitissimo showcooking. Presente anche lo Chef Diotaiuti proprietario di un locale lucano a New York.
Nello spazio regioni nel salone, la Basilicata sempre presente per tutti i pasti con diversi piatti regionali da degustare.
L’assessore Braia è intervenuto nel convegno iniziale della manifestazione, mentre alle sue spalle scorrevano le immagini dei luoghi unici della Basilicata.
“Ridare valore ai valori – ha esordito Luca Braia – è un po’ la scommessa che dobbiamo provare a vincere per sperare in un futuro migliore.
La Basilicata, che qui rappresento è la stessa Basilicata dei 140 ragazzi dell’Istituto alberghiero di Potenza che serviranno in sala, delle 10 aziende che espongono alcune eccellenze nello stand della Regione e di Rocco Pozzulo, presidente di questa splendida organizzazione che è la Federazione Italiana Cuochi.
E’ la Regione che ha le carte in regola per diventare modello di riferimento in Italia, e non solo, per quantità di spazio a disposizione (quasi 1 milione di ettari e solo 580 Mila abitanti), per bellezza dei paesaggi, per la laboriosità, per la genuinità e la semplicità della sua gente, e per la grande voglia di riscatto che sta dimostrando in questi ultimi anni di avere tutti gli elementi utili per vincere la sfida recuperando il senso del rispetto per le persone e per l’ambiente, dell’amore per per la propria terra, per le proprie produzioni, per le proprie tradizioni e della solidarietà tra le comunità che dovranno ritrovare il senso della collettività per recuperare fattori di competitività che servono per farsi scegliere e vincere nel solco della qualità e non della quantità nella sfida della concorrenza.
Una visione è quella che serve per costruire un futuro possibile, che spesso è mancata alla buona Politica in questi ultimi 20 anni.
È una Basilicata sostenibile la scommessa che abbiamo voluto mettere in campo e per la quale stiamo lavorando.
Essere 100% rurale, avere 5 Fiumi, 355000 ettari di foreste ed oltre 550.000 ettari di suolo disponibile per l’agricoltura, di cui circa 90.000 irrigati, così come avere una biodiversità tra le più varie e preziose d’Italia e 131 paesi con centri storici mozzafiato. Tutto questo è al contempo una responsabilità e una possibilità che dobbiamo trasformare e far diventare fattore di straordinario successo e sviluppo economico ed occupazionale.
La comunicazione, la promozione e la valorizzazione di queste risorse naturali straordinarie devono trovare nei prodotti della terra di qualità che produciamo, così come anche quelli di qualità certificata come l’olio, il vino, il pane di Matera, i peperoni di Senise, i fagioli di Sarconi, la nostra carne podalica, il veicolo principale di presentazione della Basilicata al mondo.
Ritengo che i cuochi siano il fondamentale anello della filiera alimentare che dal mondo agricolo giunge alle nostre tavole, la figura cardine su cui ruota l’importante indotto economico del settore, il veicolo di promozione, anche a livello turistico, delle nostre produzioni e della nostra cucina.
Abbiamo il vantaggio del made in Italy che dobbiamo difendere a tutti i costi dagli attacchi delle lobby del potere e da una Europa che troppo spesso non ci aiuta nel difendere le nostre eccellenze dell’agroalimentare.
E abbiamo il vantaggio di vivere nel paese più bello del mondo, di avere i prodotti alimentari più buoni e sani del mondo e di avere gli chef più capaci, creativi e professionali al mondo, veri ambasciatori del gruppo Italiano attraverso i quali dobbiamo veicolare anche i nostri territori e le nostre tradizioni, raccontando i nostri piatti nei quali dobbiamo saper trasferire le nostre emozioni.
Per la Basilicata il grande “Vantaggio” in questi anni significherà avere Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Dopo Expo, l’evento che proietta nel mondo l’Europa attraverso l’Italia ed in particolare attraverso la Basilicata è proprio la città di Matera che in meno di 50 anni ha compiuto il suo riscatto diventando città simbolo di un mezzogiorno che ce la vuole fare e che ce la può fare!
La Tecnologia, la rete internet – ha concluso l’assessore Luca Braia – sono oramai gli elementi imprescindibili da cui ripartire per diffondere, formare ed informare. Proprio la Basilicata ha reso disponile un portale e la prima APP in grado di gestire dinamicamente ed in maniera georiferita i percorsi e aiutare i visitatori che arrivano nella nostra regione e che muovendosi nel territorio possono intercettare attraverso daexpoallabasilicata.it (che è il punto di partenza) negozi, fattorie didattiche, agriturismi, maneggi, itinerari sulle vie d’acqua, prodotti agroalimentari etc.”