La presentazione ieri all’Ircss di Rionero di un aggiornamento, al 2012, non di dati, ma di cosiddette tendenze sui fenomeni tumorali in Basilicata, rafforza l’attualità della nostra iniziativa che trova un punto di riferimento nella proposta di legge, presentata nelle scorse settimane, per l’istituzione del Registro Tumori.
E’ quanto afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli. Intanto – sottolinea – da parte degli autorevoli rappresentanti dall’Airtum (Associazione italiana dei registri tumori) intervenuti a Rionero è venuta la conferma della nostra denuncia: la Regione Basilicata non dispone di un Registro Tumori accreditato come invece è avvenuto nella grande maggioranza delle Regioni da parte della stessa Airtum. Mi sorprende in proposito il parere degli esponenti Airtum espresso a Rionero secondo cui “la circostanza non sarebbe rilevante”, sottovalutando che solo con dati validati scientificamente e costantemente aggiornati è possibile avere una conoscenza completa dei fenomeni tumorali e programmare interventi mirati di prevenzione. L’approccio di carattere scientifico e la rigorosa osservanza delle condizioni richieste dalla procedura di accreditamento sono elementi imprescindibili per verificare quanto possano aver influito sulle condizioni generali di salute dei lucani i cambiamenti intervenuti nello stile di vita degli stessi.
La nostra proposta di legge – ribadisce il capogruppo di Fi – persegue l’obiettivo centrale di superare una gravissima lacuna causata da una legge (la n.14 del 2011) che contiene solo cinque articoli generici. Una situazione ancora più incomprensibile ed ingiustificata in presenza sul territorio regionale di alcuni fattori di rischio, tra i quali, l’estrazione petrolifera in un’area vasta in cui è localizzato il Parco Nazionale Val d’Agri, la presenza accertata di tremolite nell’area sud della provincia di Potenza, la questione Fenice con l’incidenza per il Vulture-Alto Bradano.
La proposta di legge di Fi, composta di 16 articoli, oltre ad indicare specificatamente e in dettaglio le finalità del Registro, individua una ben definita struttura organizzativa: ogni struttura sanitaria presente sul territorio regionale identifica una unità operativa responsabile della trasmissione all’Ufficio di Epidemiologia del SSR dei dati relativi dell’insorgenza delle patologie tumorali; prevede tra l’altro l’istituzione del Comitato tecnico-scientifico, un coordinamento delle attività, rapporti di cooperazione con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta oltre che con le associazioni di volontariato, l’istituzione de registro dei referti dei servizi di anatomia patologica. L’idea che sta alla base della nostra proposta è quindi quella di ampliare l’ambito delle fonti da cui provengono i dati, coinvolgendo in questo percorso i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, le commissioni mediche chiamate ad accertare le invalidità civili.
Solo il possesso di dati statistici completi e validati, relativi all’incidenza e alla prevalenza dei casi di tumore tra la popolazione regionale – conclude Napoli – consentirà una rappresentazione esaustiva dei fenomeni tumorali in Basilicata favorendo interventi mirati di prevenzione attraverso campagne di diagnosi precoce, screening oncologici e campagne di sensibilizzazione su fattori di rischio, favorendo la ricerca scientifica circa le cause del cancro ma anche validamente supportare gli organi chiamati ad esaminare l’efficacia delle terapie praticate.
Nov 10