50mila euro a favore degli allevatori lucani che partecipano all’attuazione del Piano di sorveglianza sierologica per il virus Blue Tongue che colpisce gli ovini.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, ha approvato la realizzazione delle iniziative a favore degli allevatori che partecipano al “Piano di sorveglianza sierologica per il virus della febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue) in Italia” per l’anno 2015, per tenere sotto controllo la situazione epidemiologica.
Viene concesso, a favore degli allevatori partecipanti alla attuazione del piano di sorveglianza sierologica, un contributo proporzionale al numero di capi resi disponibili per i prelievi all’autorità sanitaria, nell’intero anno 2015, pari a 8 euro per capo/controllo mensile, per un importo massimo di 96 euro per capo all’anno.
Per gli allevatori che partecipano all’attuazione del piano di sorveglianza entomologica è previsto un contributo massimo di 400 euro ad azienda, per anno solare.
L’aiuto è attuato in regime de minimis, l’importo massimo per beneficiario non potrà superare i 15mila euro in un triennio.
La candidatura telematica deve essere presentata all’Ufficio Zootecnia, Zoosanità e Valorizzazione delle Produzioni del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali tramite i “Servizi online” del sito www.regione.basilicata.it entro il 31 gennaio 2016.
“La febbre Blue Tongue – rende noto l’assessore Luca Braia – da qualche anno preoccupa per le autorità comunitarie, nazionali e regionali, per i danni economici che provoca agli allevamenti. Il Dipartimento Politiche Agricole, in collaborazione con quello della Persona, ciascuno per le rispettive competenze, intende salvaguardare il livello sanitario raggiunto dai nostri allevamenti a tutela dei nostri prodotti zootecnici.
Abbiamo pertanto ritenuto opportuno concedere, per compensare i costi sostenuti, questo incentivo agli allevatori che mettono a disposizione delle autorità sanitarie personale e strutture, oltre che i propri capi di bestiame da sottoporre al periodico prelievo ematico e al monitoraggio entomologico. Operazioni importantissime che ci permettono di tenere sotto controllo il fenomeno del virus in Basilicata dove abbiamo più di 260 mila capi ovini e che sino ad oggi è risultata immune”.