I Carabinieri sono da sempre presenza viva dello Stato sul territorio ed in Basilicata diciamo il nostro convinto no alla chiusura del Comando Regionale Carabinieri Basilicata soprattutto oggi che ricordiamo, con grande commozione, i 28 morti della strage di Nasiriya del 2003 tra cui vi furono ben 12 carabinieri, ed altri 19 rimasero feriti.
Sono trascorsi dodici anni dalla tremenda strage in Iraq, a Nasiriya, contro la base Maestrale, Msu dei Carabinieri, che provocò ben 28 morti, con 19 italiani rimasti uccisi e 9 iracheni, ed in tanti non dimenticano. Tra essi, proprio ricordando un così tremendo momento della nostra storia recente, il Consigliere Regionale Aurelio Pace, che interviene alla manifestazione prevista nella Cattedrale di Potenza, e ha voluto esprimere la propria vicinanza “a famiglie ed amici di quei nostri fratelli uccisi in quell’attentato, quando un commando di due uomini lancio un camion pieno di esplosivo contro la base occupata dai nostri militari, Carabinieri ed Esercito insieme”.
Poi ha detto “un vile attentato quello, che certo non può far abbassare la guardia contro ogni forma di violenza e di episodi frutto del potere delle armi, se superano ogni volontà di dialogo e di confronto, ma che conferma, una volta di più – questo il pensiero del Capogruppo dei Popolari per l’Italia in Consiglio Regionale – il ruolo di presenza viva dello Stato, sul territorio e nelle missioni di pace in cui è impegnato, del Corpo dei Carabinieri”.
Per questo motivo, memore di questo fondamentale ruolo che i Carabinieri rivestono, da sempre, lo stesso Pace si dice “incapace di comprendere perché si intenda effettuare un nuovo, effimero depauperamento della presenza dello Stato in Basilicata con la paventata, da più parti, chiusura del Comando Regionale dei Carabinieri Basilicata di Potenza”.
Poi aggiunge “non è più possibile subire, sul nostro territorio e sulla pelle dei lucani decisioni simili che appaiono come dei veri furti ai danni della nostra terra, realtà piccola certo, ma che merita tutto il massimo rispetto di istituzioni superiori, essendo una terra dalle forti radici legate proprio a ciò che è legalità e confronto, vivo, vero e proficuo, oltre che quotidiano, coi Carabinieri che assicurano sicurezza e disponibilità verso i cittadini lucani”.
Una cosa, questa, che oggi, nel ricordo di tutti quei Carabinieri morti, ben 12, a cui si aggiunsero anche 19 feriti dell’Arma, oltre a 2 civili e 5 Militari dell’Esercito morti nello stesso vile attentato da parte irachena, alle 10,40 locali, le 8,40 in Italia “ha un significato particolare – ha detto ancora il Consigliere Pace – ed è per questo che confermo il mio no convinto a questo ennesimo depredare la Basilicata di istituzioni, enti e presidi forti”.
Poi ha concluso “da tempo ed in maniera convinta, attraverso il mio impegno personale e soprattutto politico, un precedente intervento e anche una apposita interrogazione presentata al Ministro della Difesa da Mario Mauro, ex ministro ed oggi Parlamentare della Repubblica, continuo a lavorare per evitare la chiusura del Comando Regionale dei Carabinieri Basilicata, cosa che, davvero, non è più possibile accettare, salvo reagire forte, per non calpestare, o peggio uccidere nuovamente, il nome e la memoria di quei carabinieri che, convinti italiani ed amanti dell’amor patrio, hanno dato la vita a Nassiriya, 12 anni or sono”.
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