Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Città Plurale inviata al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e all’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano che fa riferimento a “classi di Priorità e servizi per gli utenti dell’ASM”
Sin dal luglio del 2002, nell’ambito degli accordi Stato-Regione furono introdotte le classi di priorità.
Era un modo, quello, per superare le liste d’attesa dosando le prestazioni sanitarie sulla base di certe priorità ritenute utili per la tutela della salute del cittadino.
La legge 120 del 2007 individuò una ulteriore classe , definita urgente , per la quale le prestazioni erano da effettuarsi entro le 72 ore successive alla prescrizione.
La Regione Basilicata dal 2008 ha emesso delle linee guida per poter semplificare e ben interpretare la gestione delle classi di priorità, un lavoro fatto bene ma realizzato a macchia di leopardo.
Nel Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona ed alla comunità 2011/2014 è ben individuata la problematica e gli indirizzi sono correttamente descritti.
Che il piano non sia stato ancora approvato dal Consiglio Regionale è irrilevante perché quelle linee guida sono fondamentali per la corretta gestione di tutto il servizio sanitario regionale e non a caso sin dal 2009 l’Azienda Ospedaliera S. Carlo di Potenza e l’Asp cominciarono a dotarsi di tale strumento di accesso ai servizi sanitari ed oggi le classi di priorità sono una realtà.
La certezza , l’appropriatezza e la trasparenza nelle prestazioni sono il biglietto da visita di qualsiasi struttura ospedaliera e non si può assolutamente prescindere pena lo scadimento della qualità delle stesse nel loro complesso oltre che di immagine.
Stessa cosa non può dirsi per l’Azienda Sanitaria del Materano.
Qui le classi di priorità non esistono se non applicate con metodi bizantini e di gestione del tutto personale se non clientelare.
Al Madonna delle Grazie le varie direzioni intermedie non sembrano dedicarsi alle aspettative sacrosante dei cittadini e la mancata adozione delle classi di priorità ne sono un esempio: il più eclatante.
L’Asm ha, tra l’altro,una carta dei servizi risalente all’unità d’Italia; ogni azienda che gestisce un servizio pubblico se ne dota e l’ammoderna con l’evolversi dei tempi L’ASP ha provveduto di recente ad ammodernare la sua e manco a dirlo in essa parla con compiutezza delle classi di priorità.
Sono ormai anni che nel Madonna delle Grazie si effettuano tornei di orienteering e pare non siano molto graditi.
A dotare la struttura di idonea cartellonistica nessuna direzione generale o intermedia, ce ne sono tante, si è dedicata..
Le risorse per impiantare tale indispensabile mezzo di comunicazione è facile reperirle; basta indirizzare la richiesta alla Banca Popolare di Bari che effettua il Servizio di tesoreria per conto dell’Azienda Sanitaria..
La Banca aderirà di buona voglia anche perché l’intervento non sarà un atto di mera liberalità ma dovrà intendersi a titolo risarcitorio per tutte quelle “ commissioni” che impropriamente ed arbitrariamente essa ha trattenuto sui pagamenti effettuati agli aventi diritto per conto della predetta azienda sanitaria
E’ di sicuro una positiva transazione che vedrebbe tutti soddisfatti. Alla fine la cartellonistica l’avranno pagata i cittadini che saranno ben lieti di non perdersi tra i corridoi del nosocomio materano e che hanno subito la ingiustificata tassazione applicata dalla Banca Popolare di Bari con il sostanziale assenso della direzione dell’ASM.
Non è sufficiente il deficit del Madonna delle Grazie , superiore alla metà di tutto quello della sanità regionale per assicurare un buon servizio e si applica ancora la classica catena “amicale” che, in altre realtà regionali meridionali, ha un nome ben preciso.
Ci si augura che vogliano porre termine rapidamente a questo scempio richiamando i dirigenti preposti e , se del caso, adottando i giusti provvedimenti gestionali atti al raggiungimento del risultato.
Con la presente auguriamo buon lavoro
Associazione Città Plurale – Matera
Pio Abiusi