Il Dipartimento giustizia FdI-AN Basilicata plaude all’iniziativa del Ministro della giustizia Orlando. Rendersi conto, sul campo, che vi sono tribunali che funzionano e altri in situazione di sofferenza e soprattutto cercare di individuare le ragioni di tale sofferenza sono dei passi avanti.
Occorre verificare la disastrosa situazione in cui versa l’arretrato dei giudizi civili che, a differenza di quelli penali, non cadono in prescrizione. In tal modo migliaia di procedimenti restano “appesi” per anni, in attesa di sentenze o di transazioni alternative. In molti tribunali non è casuale imbattersi in molti contenziosi ultraventennali.
Il Dipartimento giustizia di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale auspica la compensazione dei territori in uno allo snellimento del contenzioso, con conseguente ripristino della funzionalità del sistema giustizia mediante l’apertura dello “sportello di prossimità”, già sperimentato nell’ex tribunale di Tolmezzo e realizzato con la firma del protocollo d’intesa tra Regione Friuli Venezia Giulia e Ministero.
Sembra che il Ministro della Giustizia, consapevole delle numerose criticità emerse a seguito della riforma della geografia giudiziaria, che ha “spazzato” via tutte le sezioni distaccate d’Italia e numerosi tribunali, sacrificati sull’altare della spending review che colpisce solo i cittadini, stia cercando di correre ai ripari attraverso l’istituzione dello “sportello di prossimità”.
In tale ottica lo sportello dovrebbe avere competenza sull’intero territorio dei Comuni che facevano parte del circondario dei tribunali soppressi; dovrebbe consentire l’esercizio di funzioni strutturali per l’accesso alla giustizia della parte dei cittadini; avrebbe funzione di risoluzione alternativa delle controversie. Potrebbe, altresì, garantire il deposito di atti giudiziari da parte degli avvocati e delle istanze proponibili direttamente dagli utenti per mezzo del sistema di tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Non è poco per alleviare i disagi, anche economici, di chi, per raggiungere la sede dell’ufficio giudiziario, è costretto a percorrere distanze, che, nel caso della Basilicata, assumono dimensioni ‘notevoli’, non in termini di chilometraggio ma a causa delle condizioni pietose delle nostre strade. Si confida, pertanto, in un intervento volto allo snellimento e al buon funzionamento del sistema, aggravato, nel nostro foro, dall’accorpamento del tribunale di Melfi, che ha causato non pochi rallentamenti con notevole pregiudizio per chi ad oggi chiede legittimamente la definizione di contenziosi vetusti.
Avv. Marinica Cimadomo, Responsabile Dipartimento Giustizia, Fratelli d’Italia –Alleanza Nazionale Basilicata