“Il saluto che porto stasera è quello della comunità materana che per millenni ha vissuto il valore della solidarietà, qualità espressa attraverso la cultura della saggezza contadina e i valori della socialità e dell’accoglienza”. Lo ha detto stasera nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi il sindaco Raffaello De Ruggieri intervenendo al convegno promosso dal clu Inner Wheel di Matera Distretto 210° su “Migrazioni: accoglienza e integrazione”.
“In questo contesto, stasera, c’è il valore che è quello della cultura,che è modo di essere. Oggi siamo chiamati a ritrovare questo elemento che da’ dignità all’uomo, per superare il momento difficile che stimo vivendo. Valori democratici e civili come questi ci consentono di superare la catena lancinante di efferratezze che abbiamo vissuto in questi giorni. L’aggressione ad una città multietnica che rappresenta l’uropa come Parigi, da parte di una minoranza impazzita mette in crisi i valori che oggi noi dobbiamo rafforzare: quelli dell’accoglienza e dell’integrazione. Se nelle nostre coscienze custodiamo questi principi, non ci rassegneremo al dominio del terrore e al trionfo della paura. Siamo chiamati ad affrontare con la forza della democrazia questo momento.
In questo luogo, pur in una fase critica, dobbiamo esprimere – ha aggiunto – il vitalismo storico di questi valori.
Matera custodisce in se’ una vicenda umana fatta di alterne condizioni che hanno sempre garantito la produzione di nuova storia fatta di integrazioni di civiltà, razze, uomini e donne che si sono avvicendati nella storia di questa città lunga 7000 anni, contaminazioni, sovrapposizioni.
Matera ha sempre rappresentato il lievito vitale di una comunità attiva. Stasera questo incontro è quanto mai coerente con la storia del nostro territorio, con le sue radici, con la sua dignità. Matera è un luogo aperto, senza recinti, senza confini, per le comunità esterne. Matera si distingue per la sua unicità e la sua universalità.
Stasera qui sono riunite le rappresentanze delle realtà femminili che rappresentano le migliori qualità umane e professionali. A loro mi rivolgo lanciando una provocazione legata ad un altro tema forte, reale: la violenza contro le donne –a ha concluso il sindaco – E chi, se non Isabella Morra, può rappresentare questo terribile male? Vi chiedo di recuperare il valore di questa testimonianza, con la storia di questa donna che visse in un’epoca in cui era vietato essere donne di cultura. E questa fu la sua condanna insieme all’amore platonico con un nemico dei suoi fratelli. Fu per questo che fu trucidata. Perché allora non intitolare le associazioni a questa donna?”.
Nov 16