Anche dai pensionati della Uil viene un contributo ai Programmi per Matera2019 come “simbolo” di un Mezzogiorno che all’interno della “staffetta generazionale” e partendo dall’esperienza della generazione oggi non più attiva nel lavoro ha bisogno di un rilancio del turismo per creare nuovi posti di lavoro e migliorare la qualità della vita della terza-quarta età. E’ questo il messaggio della Uil pensionati che a Matera, per la prima volta in Basilicata, terrà i lavori dell’ Esecutivo Nazionale. I lavori inizieranno giovedì 19 novembre presso la sala convegni dell’hotel San Domenico, in via Roma, n. 15 alle ore 10 e termineranno il 20 novembre alle ore 14,00. L’Esecutivo che riunirà i vertici Nazionali della UIL Pensionati affronterà le questioni organizzative legate alla riforma approvata dell’ultima Conferenza UIL svoltasi a Bellaria , con una esame particolare della situazione politica sindacale.
Romano Bellissima, Segretario Nazionale della UIL Pensionati, spiega la scelta di organizzare a Matera questa importante riunione per dare un giusto riconoscimento ai nostri pensionati lucani che oggi, scrollandosi di dosso i vecchi clichè di “poco partecipativi” e “lamentosi”, hanno dimostrato di poter essere protagonisti del cambiamento di una regione che ha tante potenzialità partendo dalle risorse naturali Acqua, Petrolio, Bosco a quelle storiche culturali riconosciute da tutto il mondo come dimostra Matera Capitale della cultura 2019. La Uil pensionati è inoltre disponibile a definire azioni per favorire il turismo sociale e della terza età che vedono in Matera una destinazione particolarmente apprezzata. Si pensi al flusso di visitatori dai capelli grigi e bianchi che arriveranno nella Città dei Sassi già dal nuovo anno per rendere Matera più accogliente e per rispondere alle esigenze particolari di mobilità e di servizi adeguati.
Poi ci sono i temi sindacali. Purtroppo la crisi globale e alla finanziarizzazione dell’economia, ci fa assistere a nuove e profonde trasformazioni, a cambiamenti che incidono negativamente sui più deboli “i pensionati” tagli ai servizi per i cittadini dai CAF ai patronati, l’ITAL UIL è il nostro patronato ed ha un rapporto vivo e una conoscenza diretta delle persone che incontrano, aiutano, assistono. Questo è quello che fa sentire le persone parte di una comunità. Svolgono una funzione essenziale. Il loro lavoro è davvero prezioso e insostituibile. E lo sarà sempre di più.
Si è parlato di pensionati che vanno all’estero. Noi – afferma Vincenzo Tortorelli che insieme a Michele Delicio farà da “padrone di casa” per i dirigenti nazionali – vogliamo continuare ad essere un paese libero e i pensionati devono essere liberi di spostarsi dove vogliono. Ma ci dobbiamo chiedere perché vanno all’estero. È un fenomeno nuovo e bisogna capirne le ragioni. Oggi i pensionati cominciano ad andare all’estero perché in Italia non ce la fanno più a vivere dignitosamente. Perché pagano il doppio delle tasse rispetto agli altri Paesi europei. Perché le pensioni non sono tutelate e si taglia la rivalutazione all’inflazione, così anno dopo anno perdono potere d’acquisto. Non voglio fare una disquisizione sui tagli, che nessuno vorrebbe, ma che possono essere necessari in alcuni periodi difficili. Se c’è una situazione di emergenza, di difficoltà, è giusto che ognuno dia il proprio contributo, in base alle proprie possibilità. Ma se i sacrifici si chiedono sempre e solo ad alcuni, se si taglia sempre legata alle problematiche previdenziale alla luce delle recenti novità introdotte dal governo. dalla stessa parte, se i pensionati sono sempre il bancomat dei governi, allora questa è discriminazione, è iniquità. Non è più l’equità che noi vogliamo e per cui ci battiamo. Se si devono fare ulteriori sacrifici, si devono chiedere a tutti i cittadini . Si stabilisca una soglia di reddito e poi si applichi al di sopra di questa soglia un contributo straordinario progressivo, come dice la nostra Costituzione. Non si può prelevare sempre dalle stesse tasche. È questo che contestiamo al governo. La mancanza di equità. Certo che in crisi possono essere necessari tagli, ma devono essere equi e giusti.