Escludere dall’IMU i terreni dati in affitto o in uso ai giovani imprenditori agricoli correggendo la tassazione sui terreni. E’ l’appello al Governo dell’Agia-Associazione Giovani Imprenditori Agricoli della Cia dopo la bocciatura da parte della Commissione Bilancio del Senato avvenuta, nonostante il parere favorevole della Commissione Agricoltura, degli emendamenti che escludevano dall’IMU i terreni dati in affitto o in uso ai giovani imprenditori agricoli. Secondo l’Associazione Giovani della Cia quella di consentire ai giovani imprenditori agricoli di godere delle medesime condizioni riservate agli agricoltori proprietari dei terreni è un’occasione mancata. I giovani imprenditori agricoli avviano l’attività soprattutto affittando i terreni e, di fatto, caricandosi l’onere del costo dell’imposta attraverso una maggiorazione del costo dell’affitto. È vero infatti che l’imposta è dovuta dal proprietario, ma quale proprietario non scaricherà tale imposta per intero sull’affittuario? Sull’imprenditore giovane si verrà a creare un’imposta “surrettizia”. A queste condizioni –afferma Maria Pirrone Presidente Nazionale Agia- non ci sarà nessun ricambio generazionale! D’altra parte invece –assicura Pirrone- l’IMU agricola applicata solo ai proprietari che non affittano il terreno favorirebbe la mobilità fondiaria, punto di partenza per la creazione di nuovo valore aggiunto e occupazione giovanile nel settore agricolo. Inoltre in mancanza di un correttivo dell’IMU sui terreni dati in comodato o affittati ai giovani – continua la Presidente – diventerà problematico anche avviare l’ “Insediamento dei Giovani Imprenditori Agricoli” attraverso i Piani di Sviluppo Rurale.
Per noi un ulteriore passaggio – afferma Rudy Marranchelli, presidente Agia Basilicata – è l’istituzione della ‘Banca della Terra’, una sorta di pubblico registro a cui i giovani agricoltori potranno fare riferimento per affittare o comprare un terreno. Non va sottovalutato che lo scarso ricambio generazionale è dovuto innanzitutto all’alto costo della terra che qui può raggiungere anche i 17.000 euro ad ettaro, dagli alti costi di avviamento, dalla scarsa immagine sociale dell’attività agricola, dalla carenza di formazione e di servizi di consulenza adeguati. Tutto ciò mentre nella regione il 10,8 per cento della superficie agricola utilizzabile è costituita da terreni agricoli abbandonati, soprattutto demaniali. Acquistare il terreno è una grande conquista per ogni agricoltore: ma se un giovane non ha le spalle forti, difficilmente può farsi carico di un grande investimento in fase di start up allorquando dovrebbe dedicare i suoi sforzi finanziari al proprio piano di sviluppo aziendale e di sviluppo dell’idea, dei processi aziendali e del mercato. Lo start up agricolo passa per una fase iniziale di uso del terreno, attraverso affitto o comodato, più che proprietà ed è in quel contesto che il giovane può diventare consapevole attore della sua attività di imprenditore. Il ricambio generazionale in agricoltura è un passaggio sempre più necessario e trova riconoscimento tra gli obiettivi specifici del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.
Rivolgiamo un appello alla Camera dei Deputi e al Governo perché trovino in sede di discussione del testo approvato dal Senato il coraggio di scommettere sui giovani imprenditori agricoli, approvando l’Emendamento già formulato in quella sede, in modo da introdurre specifiche deroghe sull’IMU per terreni concessi a titolo gratuito o in affitto a favore dei giovani imprenditori agricoli. Mi rivolgo infine direttamente al Presidente Matteo Renzi – afferma in conclusione il Presidente nazionale AGIA – perché ponga attenzione a questo problema poiché sono sicura che anche Lui crede, come noi, che l’Italia riparta anche con l’Agricoltura e dai Giovani.
“Consentire ai giovani imprenditori agricoli che prendono in fitto terreni agricoli di godere dell’esenzione dell’imu sui terreni coltivati al pari di quanto accade per i proprietari dei terreni medesimi, sarebbe una scelta fiscale giusta che stimolerebbe la mobilità fondiaria ed aiuterebbe un nuovo insediamento nel settore primario”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor), componente della Commissione Bilancio della Camera. “La fiscalità dovrebbe aiutare le nuove imprese anche nel campo agricolo e lo sviluppo di nuovi progetti di trasformazione agraria e produttiva del comparto agricolo del nostro Paese. Presenteremo, con i colleghi del gruppo Conservatori e Riformisti alla Camera, emendamenti alla legge di stabilità per esentare dall’imu agricola i terreni concessi in fitto a giovani imprenditori agricoli, raccogliendo l’appello del presidente nazionale della Agia, Maria Pirrone e del delegato regionale di Basilicata, Rudy Marranchelli”.