Sapere che a distanza di tre anni dalla terribile frana di Montescaglioso (2-3 dicembre 2012) ci sarà in Regione un incontro è una buona notizia. L’aspettativa è per la definizione, di intesa con l’Amministrazione Comunale, le categorie sociali di rappresentanza dei cittadini che continuano a subire gli effetti della calamità, un cronoprogramma di azioni ed interventi che – per usare le parole pronunciate dall’assessore Berlinguer in occasione del precedente incontro il 17 febbraio scorso e che si ritorcono adesso contri di lui come un boomerang – stabilisca “chi deve fare cosa” e,aggiungo, con quali soldi. Lo afferma il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi)per il quale diventa pregiudiziale capire chi non ha fatto quanto doveva fare altrimenti i tavoli tecnici e gli incontri misti (tecnico-amministrativi) in Regione diventano un rituale inutile. Nel terzo anniversario purtroppo – continua – c’è ancora da distinguere la fase di emergenza da quella del suo completo superamento per consentire il ritorno alla normalità specie per le attività commerciali, artigianali ed agricole. Erano previsti cinque interventi sui fossi di competenza della Regioneed un’azione di monitoraggio delegata al Comune: non mi pare che siano stati portati a termine, mentre va verificato se tutti i cittadini abbiano avuto il ristoro dai danni subiti a vario titolo. Poi c’è il nodo Provincia di Matera che, per le note vicende che interessano l’Ente soppresso, ha delegato al Comune gli interventi sulla strada provinciale, dopo che il Dipartimento nazionale della Protezione Civile nel giugno 2014 ha approvato il Piano degli Interventi urgenti, nel quale rientra la sistemazione della Strada provinciale Montescaglioso – Piani Bradano. Infine – conclude il consigliere di Fi – bisogna garantire che la sospensione delle imposte e tasse locali si protragga oltre il primo gennaio del 2016, data in cui le banche riattiveranno la riscossione dei mutui ipotecari su immobili, che peraltro, sono pericolanti, con una doppia beffa per i montesi.