“Difenderemo per quel che ci compete la Corte di Appello di Potenza ritenendola una istituzione di assoluto valore ed insopprimibile per la garanzia dei servizi di giustizia nel territorio lucano”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico ( Cor) partecipando ad un seminario a Potenza alla presenza del vice presidente del CSM. ” Il lavoro di revisione della geografia giudiziaria in corso di studio non può travolgere i presidi di giustizia, come la Corte d’Appello di Potenza, se non vogliamo indebolire le condizioni di vita delle persone e delle comunità . Una regione che anche se soffre limiti demografici rappresenta un territorio di non poche dimensioni raggiungendo la Basilicata 10.000 kmq di estensione. Quindi una orografia ed una estensione che merita di essere considerata da coloro che stanno definendo i muovi assetti dei servizi giudiziari, per garantire una prossimità dei servizi di giustizia ai cittadini lucani”.
Il presidente della Regione Marcello Pittella ha partecipato ad un incontro promosso dalla Corte di Appello per un confronto su “riforme dell’organizzazione e della geografia giudiziaria”.
“La Corte di Appello di Potenza non può essere considerata un’appendice, ma deve essere vista come essenzialità, per una Basilicata che, nella sobrietà che la contraddistingue vuole essere cartina al tornasole di un nuovo modo di interpretare il regionalismo: è un messaggio, questo, che consegniamo al governo nazionale a nome di un intero territorio”. Lo ha detto il governatore lucano, Marcello Pittella, nell’intervenire questa mattina a Potenza, nell’aula “Grippo” del palazzo di giustizia, ad un incontro promosso dalla Corte di Appello di Potenza per discutere di “Riforme dell’organizzazione e della geografia giudiziaria e ruolo del Csm”. Ospiti dell’iniziativa – fra magistrati, rappresentanti istituzionali e del mondo politico, militari, parlamentari ed avvocati, personale amministrativo e cittadini – il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini e i consiglieri del Csm, Massimo Forniciti e Valerio Fracassi. Nel rivolgersi ai componenti del Csm presenti in sala il presidente Pittella ha aggiunto che “la nostra non è una rivendicazione non sostenuta da ragionamento o profondità. Nel tempo in cui la riforma del titolo V della Costituzione viaggia a forte velocità, dobbiamo consegnare a noi stessi la percezione che alla riscrittura della geografia giudiziaria possa nascere in parallelo quella delle regioni. Possiamo farcela, ma dipende da noi, dalla nostra capacità – ha evidenziato il governatore – di relazionarci con le altre regioni”. Pittella ha ricordato come “negli ultimi anni in Basilicata si sono recuperati indici di vivibilità di tutto rispetto, e proprio quando la nostra regione si configura come lente di ingrandimento nel mondo, dopo Expo e attraverso Matera 2019, diventa una sorta di ossimoro pensare di sgretolare un sistema di garanzia assoluto quale la Corte di Appello. Ritengo debba essere ascoltata – ha concluso – una regione che declina un’idea di sviluppo, e che si appresta ad ospitare milioni di cittadini temporanei”.