I lavori del consiglio comunale si sono aperti verso le 18,30 con 6 assenti e 27 presenti.
Alla seduta hanno partecipato nella fase iniziale due classi V dell’Istituto comprensivo “Semeria” di Matera.
Il punto 1: Interrogazione a firma del cons. Lionetti avente per oggetto: Adozione del Regolamento Urbanistico del Comune di Matera, è stato illustrato dal consigliere che ha tracciato l’iter del Regolamento urbanistico, partendo dalla delibera del 22 luglio 2010 in cui la giunta comunale dava indirizzi al dirigente dell’Urbanistica per l’incarico per la redazione del Regolamento urbanistico. In sede di conferenza di pianificazione il 24 ottobre 2013, l’ufficio geologico della Regione aveva poi chiesto gli elaborati integrativi per il rilascio del parere di competenza. Con una determina dirigenziale del 24 luglio 2014, inoltre, il Dipartimento ambiente della Regione aveva espresso parere di assogettabilità alla procedura Vas del regolamento urbanistico. Il consigliere Lionetti, inoltre, ha ricordato che in sede di conferenza di pianificazione del 6 marzo 2015 l’amministrazione comunale aveva acquisito parere favorevole per il procedimento Vas e in conferenza di pianificazione del 18 e 25 marzo 2015 erano stati acquisiti anche altri pareri necessari da parte della Regione. Infine con la delibera del 24 luglio 2015 la giunta comunale ha inviato gli atti all’esame del consiglio comunale. L’adozione del Regolamento urbanistico, ha sottolineato ancora il consigliere Lionetti, rappresenta una priorità assoluta di rilevante valenza strategica per la quale bisogna procedere all’esame in commissione e all’adozione in consiglio comunale. Il consigliere ha inoltre chiesto all’assessore competente, Francesca Cangelli, chiarimenti anche in merito alle numerose sollecitazioni già rivolte in merito e alla recente diffida giunta dalla Regione Basilicata.
L’assessore alle Politiche di governo del Territorio ed edilizia, Francesca Cangelli ha chiarito i passaggi fondamentali della vicenda spiegando, tra l’altro: “Sono pienamente condivisibili gli aspetti contenuti nell’interrogazione. Anche per me, sin dal momento del mio insediamento, era apparso imperativo che la città si dotasse degli strumenti di pianificazione. In quanto alle ragioni per cui non si è ancora inviato il documento – l’assessore Cangelli ha aggiunto – credo sia centrale il riferimento alla rilevante valenza strategica del Regolamento urbanistico e alla necessità di definizione di importanti scelte infrastrutturali, di pianificazione urbanistica con riferimento alla designazione della città a Capitale europea della cultura nel 2019. Come è noto il documento, il cui iter si è perfezionato sul finire della precedente amministrazione comunale, è del tutto privo di una visione strategica in vista del 2019. Il primo obiettivo è proprio quello di permeare il regolamento urbanistico degli obiettivi di Matera 2019. Nessuno ha intenzione – ha inoltre chiarito l’assessore – di stravolgere l’impianto perché in quel caso si creerebbe la necessità di ripercorrere passaggi procedurali già compiuti.
Il riferimento alla valenza strategica ci obbliga ad adeguare il regolamento urbanistico alla strategia di questo governo cittadino.
In quanto al caso della diffida della Regione – ha aggiunto l’assessore Cangelli – la stessa è indirizzata a tutti i Comuni lucani che non si sono ancora dotati di questo regolamento e fa rilevare la scadenza del termine del 30 settembre, più volte prorogato.
La diffida, in particolare, richiama le amministrazioni alla indizione della conferenza di pianificazione prevista per legge che, nel nostro caso, è già stata espletata. Dunque siamo adempienti rispetto a questo passaggio. Tecnicamente – ha concluso – l’esercizio eventuale di poteri sostitutivi è legato all’ inadempimento specifico di quanto diffidato.
Continua ad essere mia intenzione far confluire nel regolamento urbanistico una serie di elementi legati ad alcune esigenze, come consentito dal fatto che la legge 23 dopo il passaggio in conferenza di pianificazione, assegna all’amministrazione il compito di definire il Piano. Nulla impedisce a quel punto di rivedere alcuni passaggi in vista della sua presentazione in consiglio comunale. Quel regolamento infatti non corrisponde alla strategia di questo governo cittadino e al quadro conoscitivo errato che non tiene conto di procedimenti conclusi o in fase avanzata di definizione e di alcune modifiche territoriali non recepite. A questo punto, credo che i tempi per l’adozione del regolamento urbanistico saranno certamente rapidi”.
Il consigliere Lionetti ha replicato chiedendo ulteriori elementi sui contenuti e sui tempi trascorsi e sollecitando che il provvedimento venga adottato al più presto.
Il punto 2: Ordine del giorno proposto dell’Anci regionale, a firma del cons. Adduce, avente per oggetto: Condivisione della scelta dei consigli regionali di proporre il referendum abrogativo di alcune delle norme del decreto legge c.d. sblocca Italia che non consentono alle Regioni interessate dalle attività di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi di garantire il controllo delle politiche che, nell’ambito delle materie sopra richiamate, investono specificamente il proprio territorio, è stato illustrato dal consigliere Salvatore Adduce: “Il documento è stato proposto dalla Conferenza dei presidenti dei consigli regionali e viene sottoposto a tutti i consigli comunali d’Italia e in particolare a quelli delle 10 regioni che hanno presentato una proposta di referendum abrogativo dell’art. 38 del decreto 12 settembre 2014. La proposta è largamente condivisa dall’Anci regionale, capofila di questo strumento dal momento che i temi sottesi a questo atto, riguardano in particolare la nostra regione. Il Governo rompe con l’articolo 38 del Decreto 133, una condizione che era stata salvaguardata nel nostro ordinamento, fino a quel momento.
La formulazione di questo articolo sostiene il carattere strategico e di pubblica utilità. In questo modo si rompe il rapporto di leale collaborazione fra soggetti territoriali diversi. In questo modo si può apporre il vincolo dell’esproprio, chiudendo a qualsiasi intervento. Un gran numero di sindaci ha espresso la propria contrarietà a questo esproprio di competenze. Anche il Comune di Matera è stato impegnato a discutere molti documenti che si muovevano in questo senso per modificare in fase di conversione del decreto. Il consiglio comunale, all’epoca. Il Governo, purtroppo – ha aggiunto Adduce – fu fermo nelle sue posizioni. A causa delle decisioni assunte successivamente comprese quelle che riguardavano ricerche off shore in mare, a cui si è risposto con manifestazioni pubbliche di protesta, fu chiesto ancora una volta al Governo di prendere altri provvedimenti. Il presidente della Regione lanciò in quella occasione la proposta referendaria in sede di conferenza nazionale dei consigli regionali. In 10 si dichiararono pronti a chiedere consultazione referendaria. Credo, per questo, che sia opportuno che il Comune di Matera si dichiari a sostegno del referendum abrogativo”.
Il punto ha portato ad un ampio dibattito che ha coinvolto i consiglieri: Gaspare L’Episcopia (Cambiamo Matera), Antonio Materdomini (Movimento 5 Stelle), Angelo Cotugno (Matera Capitale), Paolo Manicone (Osiamo per Matera) e Augusto Toto (Forza Matera).
Sul tema è intervenuto anche il sindaco Raffaello de Ruggieri: “Il consiglio comunale – ha detto – deve ritrovarsi, al di là delle spigolature, attorno a questo ordine del giorno attorno al senso dell’attualità di questo ordine del giorno. Aderendo al referendum abrogativo proposto, ci riprendiamo il diritto di cittadinanza e democrazia, cioè – conclude – riproponiamo l’esercizio della libertà personale di espressione. Oggi siamo in una condizione vincente, in grado di mobilitare la comunità. Il voto a favore è importante perché quella della sostenibilità ambientale è una battaglia che non può essere smarrita”.
Punto votato all’unanimità
Il Punto 3: Variazione al bilancio di previsione 2015 in termini di competenza e di cassa. Il punto è stato illustrato dal presidente della Commissione Bilancio, Angelo Montemurro: “Nel nuovo bilancio a cui il Comune di Matera ha aderito, non è più previsto il precedente sistema dell’assestamento di bilancio previsto il 30 novembre. Quello che ci apprestiamo a votare è solo relativo a variazioni di alcune voci, intese come partita di giro che non inficiano entrate della spesa corrente. Invito dunque i consiglieri a votare perché rappresenta solo un principio tecnico di compensazione economica”.
E’ seguito l’intervento dell’assessore al Bilancio, Eustachio Quintano che, a completamento dell’intervento del presidente Montemurro, ha specificato che nell’ambito della discussione in sede di commissione, erano pervenuti altri due finanziamenti. Quindi rispetto alla delibera, così come presentata, c’è un emendamento tecnico che riguarda l’istituzione di appositi capitoli in entrata per poste aggiuntive Sprar per 103.400 euro e ulteriore allineamento per altri 89.900 euro.
Punto approvato all’unanimità
Il punto 4: Bilancio consolidato dell’anno 2014 del Comune di Matera è stato illustrato sempre dal presidente di commissione Bilancio, Angelo Montemurro: “Il bilancio consolidato rappresenta l’esigenza maturata dall’aliquota che il Comune di Matera detiene in Acquedotto lucano. Per questa ragione bisogna approvare in modo congiunto il bilancio consolidato dell’esercizio finanziario 2014. Anche in questo caso si è esaminato l’argomento in commissione. Il Comune di Matera non entra in nessuna delle manovre finanziarie dell’Acquedotto e dunque credo possa essere approvato senza problemi”.
E’ intervenuto anche in questo caso l’assessore Quintano: “Si tratta di una delibera che non comporta interventi indiretti e diretti sulla situazione economico-finanziaria del bilancio dell’ente”.
Punto approvato all’unanimità
Il punto 5: Nomina componenti “Commissione di Valutazione”, ex art. 2, comma 4, del Regolamento delle modalità procedurali per petizioni e proposte di delibera approvato con atto di C.C. n. 15/2013 si è concluso con la nomina dei consiglieri Angelo Bianco (Matera si Muove) e Antonio Materdomini (Movimento 5 Stelle) che hanno riportato rispettivamente 19 e 10 voti a favore.
Il punto 6: Istituzione commissione per lo Statuto e per il Regolamento del Consiglio Comunale, ex art. 20 dello Statuto comunale.
Punto approvato all’unanimità.
Il punto 7: delibera di G.C. n. 390 del 13/11/2015. Comunicazione al consiglio. Il punto è stato illustrato dall’assessore al Bilancio, Eustachio Quintano: “Si tratta di prelievi effettuati per coprire spese fino al 31 dicembre. Ci riferiamo a 4000 euro per indennità di carica amministratori, 19.051 euro per imposte e tasse, 30 mila per incremento di spese telefoniche e altri 30 mila per gestione impianti sportivi. Il fondo di riserva dall’attuale valore di 147.817 per effetto di questo decremento, risulta essere di 64.766 euro”.
La fotogallery del Consiglio Comunale (foto www.SassiLive.it)