Adesso è ufficiale. Sarà Matera ad ospitare nella notte di San Silvestro il varietà trasmesso in diretta su Rai Uno per festeggiare l’arrivo del 2016. Dopo la rinuncia di Courmayer per motivi economici la Rai aveva puntato sulla capitale europea della cultura 2016 per trovare l’intesa con la Regione Basilicata, il Comune di Matera e la Fondazione Matera-Basilicata 2019, necessaria per finanziare l’evento. Accordo raggiunto dopo l’Immacolata ed evento annunciato sul portale Rai nella serata di giovedì 10 dicembre. Musica, comicità e spettacolo in un evento di 4 ore che partirà dopo il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’evento sarà trasmesso da piazza Vittorio Veneto.
Matera, città dei Sassi, patrimonio mondiale dell’umanità nella lista Unesco dal 1993 e dal 17 ottobre scorso proclamata Capitale Europea della Cultura 2019, sarà protagonista di un grande evento televisivo che sarà trasmesso non solo sul primo canale dell Rai ma anche su 501, canale del digitale terrestre in HD.
Nel comunicato ufficiale si legge che “Musica, comicità e spettacolo saranno i protagonisti della tradizionale festa del Capodanno di Raiuno. Dalla Basilicata, terra di paesaggi straordinari ed inconsueti, il pubblico di Raiuno sarà invitato a trascorrere il 31 dicembre all’insegna del divertimento e dell’allegria. Matera, con i suoi “Sassi”, la sua storia e le sue tradizioni, dalle 21 circa, subito dopo il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, ospiterà per oltre quattro ore grandi ospiti, sorprese e tanta musica. Un cast d’eccezione per una serata unica con tutti gli artisti che saranno accompagnati da una grande orchestra di 30 elementi, diretta dal Maestro Stefano Palatresi, che suonerà dal vivo i più grandi successi del presente e del passato. La regia è di Maurizio Pagnussat”.
Il cast artistico abbraccia una “decina di generazioni” per allietare tutta la famiglia, dai nonni agli infanti, nella lunga serata tv che parte alle 21.10 del 31 dicembre 2015 e si concluderà solo intorno all’una di notte del 1° gennaio 2016.