Si è tenuta a Roma, presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione, l’audizione dei rappresentanti del Sistema Sanitario regionale della Basilicata sull’affidamento dei contratti pubblici di servizi.
Il presidente del’Autorità, Raffaele Cantone, ha audito la rappresentanza lucana, guidata dall’assessore regionale alle Politiche della Persona Flavia Franconi, composta dal dirigente generale del Dipartimento regionale della Stazione unica appaltante (Sua), il dirigente generale del Dipartimento Politiche della Persona, i direttori generali e amministrativi della quattro aziende sanitarie regionali.
L’incontro, senza dubbio costruttivo, è stato introdotto dalla relazione dell’assessore Franconi, che ha sottolineato come il tema degli appalti pubblici sia da sempre all’attenzione del governo regionale e dell’assessorato alla Sanità in particolare.
La Franconi ha ricordato le azioni intraprese in tale direzione dalla Regione Basilicata fin dal 2002 con l’attivazione dell’Osservatorio prezzi e tecnologie (Opt) per il settore sanitario con il duplice compito di monitoraggio dei costi dei beni e dei servizi e di vigilanza preventiva sugli appalti. Esperienza positiva di riferimento anche per altre Regioni.
L’assessore ha poi evidenziato come in un’ottica di razionalizzazione, trasparenza ed uniformità la Regione, fin dal 2003, abbia promosso ed avviato gare in Unione regionale di acquisto (Ura) tra tutte le aziende del sistema sanitario regionale. Riferimento anche al Dipartimento interaziendale “Centrale di Committenza” finalizzato alla gestione della rete regionale degli acquisti del Servizio sanitario regionale, con sede presso l’Azienda ospedaliera “San Carlo”. “La Regione Basilicata – ha detto – è fortemente impegnata in un percorso di trasparenza e piena applicazione della normativa sugli appalti. Tant’è che, già dal 5 maggio scorso, il presidente della Regione Pittella ha chiesto all’Anac la sottoscrizione di uno specifico protocollo di azione per incentivare e diffondere presso gli operatori regionali la cultura della trasparenza”.
Sono poi seguiti gli interventi dei dirigenti generali regionali del Dipartimento Sua e del Dipartimento Politiche della Persona e quelli dei direttori delle singole Aziende sanitarie. Quasi tutti hanno sottolineato l’incoerenza dei Cig (Codice unico di Gara), oggi non perfezionati e talvolta non rispondenti alle tipologie di gara realmente svolte.
Da qui l’impegno della Regione Basilicata ad effettuare una completa revisione di tutti i Cig del Sistema sanitario, affinché si possa avere, in tempi brevi, un quadro di riferimento certo del sistema degli appalti; sistema che risulta di gran lunga meno critico rispetto al quadro generale fornito dall’Autorità.
Il dirigente generale della Sua ha, invece, ricordato come, in pochi mesi, siano state indette e pubblicate gare per oltre 400 milioni di euro complessivi.
Il presidente dell’Autorità Raffaele Cantone ha, quindi, rilevato come in molte Regioni il ricorso degli affidamenti in economia, procedure negoziate e procedure senza previa pubblicazione del bando risulti una componente comunque elevata dell’intero sistema di affidamenti. In sanità occorre potenziare e pianificare maggiormente modalità e procedure di programmazione degli interventi.
L’incontro si è concluso con l’impegno della Regione Basilicata e delle Aziende sanitarie ad effettuare un meticoloso lavoro di verifica e aggiornamento delle banche-dati sugli appalti e a potenziare l’attività e il ruolo della Stazione unica appaltante, anche per rendere residuale il ricorso al regime delle proroghe.
Dal parte sua, il presidente Cantone ha confermato l’impegno a sottoscrive l’accordo con la Regione Basilicata.