Sabato 12 dicembre la Chiesa Parrocchiale di S. Agnese ha dischiuso il portale a una folla di materani esacerbati dagli avvisi di pagamento dell’afflittiva TARI 2015.
Presentato il problema, peraltro già noto, Angelo Festa dell’Adiconsum, ha aperto la discussione di cui è stato vigile moderatore Don Basilio Gavazzeni parroco e presidente della Fondazione Lucana Antiusura. Gli interventi inevitabilmente accesi ma, nello stesso tempo, sostenuti da un’informata ragionevolezza, sono stati ricondotti dal moderatore a pochi punti essenziali solo intesi a una soluzione.
Ad alcuni le cartelle sono già sopraggiunte. Altri non le hanno ancora viste. Chi ne rileva gli errori, chi sottolinea che la tassa richiestagli è triplicata, riguarda persino i deceduti, e i ragazzi da anni all’università lontano, e i cittadini spostatisi altrove.
Si sostiene da parte di un gruppo che, comunque, la tassa è da pagare e conviene pagarne la prima rata per non incappare in penalità. Da molti è manifestata la volontà di non pagare. L’Amministrazione comunale è accusata di cattiva gestione, ieri e oggi, di tutta la complessa questione dei rifiuti. L’accusa viene anche innalzata contro il Presidente della Regione e i suoi. La stessa Matera 2019,(qualcuno la dice maledetta), pare che già abbia le sue ricadute negative sul problema.
Che fare? Prevale la linea di coloro che chiedono un incontro con il Sindaco, il Dirigente del ramo e il Prefetto, prima del pronunciamento del TAR di Basilicata il 16 dicembre. Devono spiegare. Nel frattempo, secondo la suddetta posizione, nessuno dovrebbe onorare una tassa le cui cartelle giungono tra l’altro in ritardo. Si ritiene che una tassa così esorbitante sia il regalo perfetto per avvelenare il Natale e le feste in arrivo. Il Comune certo non potrà consolare i cittadini con sperperi di facciata per un malinteso spirito internazionale.
È chiaro che le classi popolari più fragili, gli anziani, i disoccupati e i pensionati non potranno onorare questa TARI mentre è calata anche la TASI.
Angelo Festa dell’Adiconsum e Don Basilio Gavazzeni vengono incaricati di prendere immediato contatto con il Sindaco e il Prefetto, per presentare la questione ed esporre la sensibilità popolare da loro registrata. Se sarà il caso, propongano al Sindaco di convocare in tempi brevissimi un Consiglio Comunale straordinario, accessibile a tutti in un luogo adeguato. Purtroppo c’è chi divisa di contattare le “Iene” e “Striscia la notizia”, deluso e convinto che solo la divulgazione tramite i media possa essere tenuta in conto.
Dic 13