E’ sempre il regalo utile quello che i consumatori lucani privilegiano per il Natale 2015. Coloro che considerano gli acquisti per i regali di Natale “una spesa necessaria ma che è piacevole affrontare” sono oggi il 52,5%, erano il 50,6% un anno fa, mentre coloro che al contrario pensano che gli acquisti di Natale siano “una spesa necessaria, ma della quale farebbero volentieri a meno” sono risultati il 30,1% contro il 34,3% del 2014. Aumenta significativamente nel 2015 la percentuale dei consumatori convinti che il Natale che abbiamo davanti sarà il “primo Natale senza crisi”. Alla domanda “Lei pensa che il prossimo Natale sarà il primo fuori dalla crisi…?” Il 19,2% aveva risposto “certamente sì” o “probabilmente sì” nel 2014. Nel 2015 la percentuale di coloro che la pensano in questo modo è pari al 38,8%. Sono i dati più significativi di un’indagine condotta da Confcommercio Imprese Italia. E tra i regali utili decisamente al primo posto c’è l’abbigliamento che registra, secondo un sondaggio realizzato tra gli associati Federmoda in tutta Italia, + 0,17% nella prima metà del 2015 rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Per la Federazione Moda Italia – Confcommercio i recenti indicatori positivi evidenziano una crisi che sembra volgere al termine, ma non rasserenano ancora il dettaglio multimarca indipendente di qualità. Un flebile risveglio dei consumi, però, c’è stato e lo registriamo dopo anni di forti sofferenze con un segno più davanti allo “zero virgola”. Un piccolo ma importante segnale che va ora consolidato con reali politiche di sostegno e rilancio dei consumi nei negozi che rimangono, nonostante il drammatico rapporto di uno a due tra nuove aperture e chiusure, una componente fondamentale del nostro sistema distributivo di qualità. Un patrimonio, oltre che economico, di cultura e rilevanza sociale che va salvaguardato e che è tanto più importante se si pensa all’attrattività internazionale che hanno le nostre vie dello shopping.
Il presidente Confcommercio Potenza Fausto De Mare ricorda le iniziative promosse di cui “Moda e Sapori sotto le stelle” a Potenza, la scorsa estate, è stata la più significativa a sostegno della sartorialità delle imprese meridionali di moda riconosciuta ed apprezzata a livello internazionale anche per il buon rapporto qualità-prezzo, dell’impegno delle attività commerciali di vendita dell’abbigliamento a superare la difficile fase di calo di acquisti, alla lotta all’abusivismo e alla contraffazione nel quadro della protezione del Made in Italy, alla valorizzazione del settore della moda, sull’esperienza del talento creativo italiano. Siamo vicini al mondo dell’impresa moda che – dice De Mare – punta soprattutto in queste festività al rilancio di un settore che sta vivendo un momento decisamente critico. L’incoraggiamento a resistere – specie a Potenza e nel centro storico dove abbiamo dimostrato che ci può essere spazio per la moda – che trasmettiamo agli esercenti si basa sulle caratteristiche delle nostre piccole e medie imprese: quando si parla di valorizzazione del Made in Italy si pensa quasi esclusivamente all’aspetto della produzione e della promozione del marchio a livello internazionale, dimenticandosi dell’eccezionale opportunità di trasmettere emozioni e far vivere l’esperienza di acquisto di un prodotto di eccellenza e di qualità nei nostri negozi. In proposito, i negozi di vicinato, che hanno sempre rappresentato un elemento caratterizzante delle città, stanno via via scomparendo. La concorrenza delle grandi catene e degli outlet, ma anche il costo degli affitti e l’eccessiva tassazione delle nostre imprese ne stanno decretando la fine, con conseguenze pesanti anche sul piano occupazionale. In questa veloce trasformazione del mercato sono anche convinto – conclude il presidente Confcommercio Potenza – che i nostri imprenditori debbano riappropriarsi di quel ruolo di consulenza personalizzata e su misura che è nel DNA della categoria.
Dic 14