“Per l’Ugl difendere l’occupazione è prioritario, ora bisogna capire solo da Telecom Italia qual è la sua strategia e perché non intenda più assicurare le commesse alla Datacontact. Ecco perché auspichiamo che nel prossimo ed urgente incontro in Regione la dirigenza Telecom si presenti al tavolo confrontandosi con tutte le parti dando risposte immediate e concrete”.
E’ quanto hanno dichiarato il segretario provinciale di Matera Pino Giordano e il segretario provinciale della federazione terziario, Brunella Filotico al termine dell’incontro svoltosi in regione per i quali, “ auspichiamo che Telecom faccia i suoi passi indietro in un prossimo confronto democratico. In qualità di principale committente di servizi di Contact Center dell’azienda di Matera, non è possibile che unilateralmente decida e comunichi la propria volontà di non proseguire un rapporto di collaborazione più che decennale a partire dal 31 dicembre 2015. Per l’attività di tale commessa Telecom, la Datacontact di Matera – continuano Giordano e Filotico – impiega un numero di dipendenti pari a circa 400 unità, tutte collocate presso la sede di Matera, su un totale aziendale di 1303. L’eventuale interruzione della commessa, oltre a impattare sulla platea dei lavoratori direttamente coinvolti, andrebbe a compromettere inesorabilmente la sostenibilità complessiva delle attività svolte dall’azienda materana in tutte le sue sedi. Vogliamo rammentare che l’età media dei dipendenti è di 35 anni, giovani con famiglie a carico e dipendenti prettamente di sesso femminile. Chiediamo che la Regione obblighi e urgentemente i vertici Telecom a sedersi in un imminente tavolo istituzionale e approfondisca la problematica evitando che si arrivi al 31 dicembre con un nulla di fatto. L’Ugl – concludono Filotico e Giordano – dà la disponibilità costruttiva a 360° per un confronto che veda la parte in causa Telecom collaborativa. Se ciò non avverrà, sin d’ora siamo pronti a mettere in campo tutte le forme pacifiche e democratiche di protesta a tutela di tutti i lavoratori”.