A Matera la giornata di divulgazione e conoscenza del pescato lucano con la Lectio Magistralis della Nazionale Italiana Cuochi sulla cucina a base di pesce locale. Braia: “Con la pesca nuovi posti di lavoro anche per le donne e le nuove generazioni”
La costituzione di due associazioni lucane di pescatori, una sullo Jonio e l’altra sul Tirreno, per fare rete e utilizzare al meglio le dotazioni economiche del Fondo europeo per la pesca (FEP) 2007/2013, è uno dei risultati raggiunti dalla Regione Basilicata proprio con questo strumento finanziario dell’Unione Europea. Il FEP, dedicato al settore della pesca e dell’acquacoltura, garantisce la sostenibilità economica, ambientale e sociale e protegge l’ambiente marino. Sul nostro territorio ha rinnovato, infatti, l’interesse di numerosi soggetti nei confronti della figura professionale di pescatore e delle opportunità di lavoro, non solo per l’attività di pesca professionale ma anche per il pescaturismo e l’ittiturismo, settori economici che si stanno sempre più sviluppando.
La Filiera ittica lucana e l’importanza strategica del comparto della pesca, dal punto di vista non solo economico ma anche socio-culturale, è al centro dell’iniziativa in svoltasi oggi al cinema Comunale a Matera. Rivolta agli alunni delle scuole, alla popolazione locale e ai diversi operatori della ristorazione, l’iniziativa è organizzata dall’Unione Regionale Cuochi Lucani e finanziata dal Dipartimento Politiche Agricole e Forestali regionale, nell’ambito della Misura 3.4 del FEP Basilicata Fondo europeo per la Pesca 2007/2013.
Questa mattina gli alunni degli Istituti professionali di Stato per i Servizi di enogastronomia e ospitalità alberghiera “Umberto Di Pasca” di Potenza e “Antonio Turi” di Matera e dell’Istituto tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera hanno partecipato a un incontro che ha coniugato lezioni di cucina, testimonianze di esperti nazionali ed operatori del settore e musica. Un format particolarmente adatto a un pubblico di giovanissimi che hanno prestato grande attenzione agli interventi dell’esperto di ittiologia Gaetano Caricato, sull’importanza del pesce pescato sulle nostre coste e della “trota lucana”, e di Valentina Tepedino, veterinario e direttrice della rivista Eurofishmarket, tra i massimi esperti nazionali del settore ittico, che ha spiegato le qualità nutrizionali del pesce azzurro. La preparazione di piatti a base di “pesce povero” ovvero pesce pescato localmente, poco conosciuto dal consumatore ma di grande pregio qualitativo, da parte degli chef dell’Unione Regionale Cuochi Lucani è stato uno dei momenti più apprezzati dai giovani partecipanti.
“Volevamo far conoscere ai giovanissimi le caratteristiche nutrizionali del pesce lucano – ha spiegato Giovanni Oliva Dirigente Generale Agricoltura e Autorità di gestione per la pesca – e, per coinvolgerli, abbiamo inserito momenti musicali e scelto un luogo insolito come un teatro. Quest’iniziativa è stata realizzata grazie al FEP, un fondo con dotazione di circa 4 milioni di euro che per diversi anni la Basilicata ha lasciato “dormienti”. Un anno fa grazie all’impegno di un gruppo di tecnici e funzionari del Dipartimento Agricoltura, fra cui Michele Brucoli, Gianluca Gariuolo e Assunta D’Oronzio dell’Istituto nazionale di Economia agraria (INEA), abbiamo immaginato due percorsi: il primo è la proposizione e riproposizione del pescato lucano sulle nostre tavole, cosa che oggi non avviene; il secondo è cercare di strutturare maggiormente le aree che si affacciano sul mare, sia per favorire l’approdo dei pescatori che per quanto riguarda l’educazione alimentare dove il pesce deve essere presente come la carne. Il Fondo europeo per la Pesca mira anche allo sviluppo delle acqueculture, della produzione dei pesci di acqua dolce in vasca. Una produzione, questa, tipica delle aree con molta presenza di acqua, come la Basilicata. Vorremmo sviluppare la creazione dell’acquacultura di pesci, come la “Trota lucana”, destinati alle tavole lucane e alle mense scolastiche e anche per immaginarne l’esportazione”.
La giornata di divulgazione della filiera ittica lucana è proseguita nel pomeriggio, con la Lectio Magistralis della Nazionale Italiana Cuochi sulla cucina a base di pesce locale.
A seguire si è tenuta una tavola rotonda presieduta dall’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia con la partecipazione dei Comuni costieri lucani dello Jonio e del Tirreno sulle attività svolte nell’ambito del Fondo Europeo per la Pesca (FEP 2007/2013), strumento finanziario dell’Unione europea dedicato al settore della pesca ed acquacoltura.
““Il settore ittico con la nuova programmazione sarà molto incentivato – ha detto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia – perché è un segmento importante per la nostra economia che non può più rimanere periferico nella dinamica regionale, ma può e deve diventare un grande valore aggiunto. Dobbiamo sempre più fare aggregazione e valorizzare complessivamente la filiera ittica e coniugarla con il turismo a partire dalla ristorazione. Nella strategia regionale un posto di rilievo sarà occupato dalla sostenibilità che è un concetto presente in tutte le iniziative FEAMP dalla pesca all’acquacoltura. Elemento innovativo sarà l’introduzione del CLLD (Commmunity Led Local Developement) e quindi le strategie di sviluppo locali partecipative tramite approcci dal basso e partenariati locali pubblici privati. Il progetto della Basilicata è quello di realizzare le filiere organizzate di pescatori e dare visibilità al pescato lucano. Fondamentale nel ragionamento sarà la capacità di mettersi insieme, sia sul versante Jonico che su quello Tirrenico, e far si che la pesca, come ci chiede l’Unione Europea, sia una attività che crei posti di lavoro anche per le donne e per i nostri giovani.”