Dopo essersi rivolto un paio di mesi fa alla Corte dei Conti di Basilicata, per denunciare l’eventualità di un danno erariale in relazione alla Tari, la tassa per i rifiuti solidi urbani, Il Movimento 5 Stelle di Montalbano ha ora inviato un esposto al Prefetto e alla Procura di Matera. Per conoscenza, ha coinvolto anche i comandi della Guardia di Finanza e dei carabinieri, la giustizia tributaria di Matera e altre Procure.
Al Prefetto, per denunciare la scorrettezza istituzionale del sindaco che si rifiuta di fornire documentazione pubblica in relazione all’addebito Tari del 2015, violando la legge 241 del 1990 e dimostrando di non essere né democratico né trasparente.
Alla Procura, affinché indaghi sulla possibilità che l’amministrazione abbia commesso un reato penale, addebitando nella tassa per i rifiuti del 2015 tre versamenti, già pagati dai cittadini, e relativi alla Tari del dicembre 2012, a un conferimento in discarica dell’ottobre 2014 e alla Tari di novembre e dicembre 2014. Oppure se è comunque uno storno illegittimo di denaro pubblico, spostato impropriamente, dal bilancio ordinario del Comune (che attinge alle tasse pagate dai cittadini), alla tariffa per il servizio di gestione esternalizzato dei rifiuti (che è pagata direttamente dai cittadini).
Sono le domande che abbiamo inutilmente rivolto all’amministrazione dall’agosto di quest’anno, da quando nella delibera n. 27 del 20 agosto hanno affermato e deliberato di aver predisposto una Tari di 1 milione e 306 mila euro sulla base di un piano finanziario dettagliato di costi fissi, fatto dal Comune, e di uno di costi mobili, fatto dalla Teknoservice. Talmente dettagliato che non si capisce da dove salti fuori nella Tari 2015 una cifra di 312.064,51 euro, non essendoci stato nell’anno solare una spesa del genere.
A nulla serve la comparazione che la maggioranza fa tra la Tari del 2015 e quella del 2014, cercando di far intendere che sono stati talmente bravi da contenere l’aumento, da un anno all’altro, ad appena 50 mila euro in totale e di appena 5 euro per mq di abitazione/locale.
Sono due contratti diversi, uno partito nel 2006 e scaduto nel 2013, più un anno di prorogatio nel 2014, per cui ha già subito ben 8 rialzi per indicizzazione Istat, e l’altro partito nel 2015 con scadenza fra 7 anni, nel 2022, e che subirà gli aumenti per l’indicizzazione Istat dal prossimo anno.
Se proprio si vogliono divertire con i confronti, visto che non hanno alcuna intenzione di spiegare ai cittadini il perché delle cifre esose della Tari, lo facessero con il 2006, che al pari del 2015, è l’anno di inizio del capitolato di appalto, vinto su una base d’asta di 750 mila euro più iva. Più o meno la stessa cifra con la quale la Teknoservice, da quest’anno, si è assicurata la gestione dei rifiuti di Montalbano.