Il consigliere comunale Salvatore Adduce commenta l’approvazione degli emendamenti inseriti nella Legge di Stabilità per Matera 2019 e dichiara: una cosa così importante scambiata per mancia o una marchetta. Urge iniziativa seria per completare finanziamento programma. Di seguito la nota integrale.
A più riprese nei mesi scorsi ho sollecitato l’iniziativa del Comune di Matera, della Regione e dei parlamentari perché si lavorasse per ottenere il finanziamento del programma contenuto nel dossier che ha vinto la sfida Capitale Europea della Cultura 2019. Coerentemente il Ministro Franceschini a metà ottobre scorso annunciò la decisione di compartecipare al finanziamento del programma culturale con 28 milioni di euro e in seguito tale cifra è stata inserita in apposita previsione della legge di stabilità. Tutto aperto rimaneva invece il capitolo del programma degli investimenti infrastrutturali anch’esso contenuto nel dossier (a pag. 96) e che prevede investimenti per Centri di produzione, formazione e industrie creative: come il Museo Demoetnoantropologico (I-DEA), l’ Open Design school (Scuola del Design); Centri di fruizione culturale e turismo: come la nuova scuola media Torraca, il Sistema delle cave, ecc…; Rigenerazione urbana: come Piazza Visitazione con parcheggio interrato, Matera verde con il trasferimento dello Stadio e realizzazione del parco urbano del tempo libero e della attività motorie; Accessibilità e grandi infrastrutture: come il Nuovo sistema dei parcheggi, Smart mobility per i Sassi, la tangenziale, “Ultimo miglio” (incremento navette aeroporto Bari)… Ho riportato solo alcuni dei 25 interventi previsti nel documento che, è bene ricordare, è stato approvato dal Consiglio Comunale di Matera, dalla Giunta Regionale e ha ottenuto l’autorevole validazione della commissione internazionale di esperti indipendenti che ha deciso che Matera fosse proclamata Capitale Europea della Cultura per il 2019. Quel programma prevede investimenti per alcune centinaia di milioni di euro. Le decisioni prese l’altra notte nella Commissione Bilancio della Camera soddisfano in parte le aspettative della nostra città. I nostri deputati, a cominciare dall’on. Maria Antezza che ha seguito con attenzione l’iter parlamentare, sono riusciti a strappare il rifinanziamento per 20 milioni in 4 anni della legge 771/86 per il recupero dei Sassi e alcune norme che potranno contribuire a rafforzare la struttura amministrativa del Comune di Matera. Non era, ad onor del vero, neppure scontato che ci si riuscisse. Tuttavia, dispiace rilevare che la stampa nazionale di oggi inserisce questo risultato tra le “micromisure frutto dell’assalto alla diligenza” (il Sole 24 ore pag. 10), o addirittura nel “marchettificio delle mance” (il Fatto Quotidiano pag. 6). Questo è il risultato un po’ incolore per non aver saputo indirizzare l’azione verso un provvedimento, il decreto città ad esempio, più adatto all’importanza della Capitale Europea della Cultura. Ma al di là del “veicolo” su cui è stato caricato il finanziamento per Matera rimane irrisolto il problema del reperimento delle risorse per ammodernare, rigenerare, riqualificare la città soprattutto nelle periferie e presentarla all’appuntamento del 2019. Bene ha fatto il Sindaco De Ruggieri a chiedere un incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri. Ritengo indispensabile che nei prossimi giorni approfittando delle feste natalizie il Sindaco promuova un incontro con i parlamentari lucani perché è giunto il momento di chiarire che Matera e la Basilicata nel 2019 rappresenteranno l’Italia in Europa e a tre anni da quell’appuntamento non possiamo permetterci distrazioni.