Nel pomeriggio di giovedì 17 dicembre il Prefetto di Matera, Antonella Bellomo, ha ricevuto il presidente dell’Adiconsum Angelo Festa, don Basilio Gavazzeni della Fondazione Lucana Antiusura e, quale rappresentante della Caritas, mons. Filippo Lombardi.
Al Prefetto è stato illustrato come la Tari, che segue alla Tasi, sta percuotendo pesantemente i cittadini di Matera.
Angelo Festa, dal punto di vista consumeristico, ha ribadito che il cittadino vuol capire come la suddetta tassa sia esplosa in maniera così afflittiva. Certo qualcosa se ne sa, a forza di informazioni provenienti da destra e da manca è possibile ricostruire qualcosa della ragioneria preposta all’esazione. Tuttavia il cosiddetto consumatore, anche in questo caso consapevole del suo diritto, vuol sapere tutto sui costi che gravano sulla Tari
Don Basilio Gavazzeni, messo da parte il garbuglio della faccenda, ha affermato: prima di tutto vi è stata e perdura l’assenza di una chiara comunicazione autorevole sulla tassa; in secondo luogo non pochi materani non potranno versare; in terzo luogo la tassa, scoppiando nel periodo natalizio, in un clima di esteriorità festaiola di grandi ambizioni, si pone in perfetta antitesi soprattutto rispetto al popolo dei semplici e degli sgarantiti.
Lo stesso mons. Filippo Lombardi, che si è premurato di capirne di più di questa maledetta tassa, ha sottolineato in quali difficoltà essa getti la parte più fragile della cittadinanza. In sostanza, alla fine, è tassa che colpisce la famiglia che ancora vede erose le sue stente risorse, mentre se ne fa continua retorica culturale.
Il Prefetto, tutt’altro che ignaro del problema, avendolo respirato persino fra i suoi impiegati, si è impegnato a farsene voce presso il Sindaco.
Dic 18
E’ stato centrato il tema: BISOGNA CHE L’ASSESSORE ZOCCALI FACCIA CHIAREZZA SUI CONTI, mostri alla città l’analisi dettagliata delle spese sostenute e addebitate al “ciclo dei rifiuti” perchè ne siamo certi molti dei costi addebitati ai cittadini materani non devono essere contabilizzate nel “ciclo rifiuti” ma -sempre le legittime- dovevano essere addebitate sulle spese generali del comune.
Troppo semplice enunciare il principio chi inquina paga, ma quando si aumentano di 5.000.000 di euro la spesa il cittadino ha il SACROSANTO DIRITTO di conoscere se la spesa è legittima perchè l’addebito al cittadino diventerebbe addirittura illecito.
QUINDI NON MOLLARE ADICONSUM ew GAVAZZENI, vogliamo sapere se le spese addebitate al contribuente materano le deve pagare tutte lui o il COMUNE’
Grazie