Il Governo ha fatto parzialmente marcia indietro per il futuro allargando dal 2016 la platea degli esonerati dal pagamento (non basta, la tassa va abolita perchè ingiusta e incostituzionale e va aperto un tavolo serio di confronto e discussione su un provvedimento equo che garantisca le comunità rurali ed il lavoro)
– Il T.A.R. del Lazio ha dato ragione ai sindaci che hanno fatto il ricorso ed a noi che abbiamo sostenuto la procedura costituendoci ed ha mandato il provvedimento alla Corte Costituzionale per evidenti ragioni di incostituzionalità (noi lo abbiamo sempre sostenuto e ribadiamo il convincimento che la Corte Costituzionale non potrà che dichiararne la incostituzionalità e, dunque, rinnoviamo al Governo la proposta di aprire un tavolo serio per risolvere un pasticcio che si dimostrerebbe pari a quello prodotto per la Legge Fornero; primo atto non potrebbe che essere il risarcire le somme gtià sottratte per il 2014 e 2015 e sospendere la riscossione dai tanti che non hanno pagato)
Gianni Fabbris, coordinatore del Movimento Riscatto e del Coordinamwento Nazionale NoImu sulle terre dichiara: “Ora in tanti vorrebbero intestarsi la vittoria ed il successo ma i cittadini, i sindaci e le aziende sanno bene come stanno le cose e sanno anche che noi andremo avanti fino a risolvere davvero la vertenza perchè, comunque, per noi questi sono solo primi risultati anche se tanto importanti da mettere una pietra tombale su un provvedimento irresponsabile e pasticciato introdotto da questo Governo”.
Il Movimento ribadisce le sue richieste:
– Il Governo abolisca davvero l’IMU sulle terre e non solo per alcuni come ha in realtà fatto cominciando da garantire i giovani, i cittadini a basso reddito e i contratti d’affitto
– Restituisca quanto già sottratto ai comuni ed ai cittadini aprendo un confronto serio confronto su misure che tutelino il lavoro e le comunità rurali che sono consapevoli e disponibili a fare la loro parte alla condizione che i provvedimenti siano equi, sopportabili, ragionevoli e accompagnati ad azioni di salvaguardia e rilancio delle condizioni economiche e di produzione.
Il movimento Riscatto si riunisce Martedi 22 dicembre 2015 presso la Sala del Consiglio Provinciale di Matera per anninciare e coordinare le nuove iniziative che vedranno avviare da gennaio 2016 una nuova campagna con due momenti importanti:
– una larga iniziativa di contenzioso e contrasto delle richieste di pagamento per il 2014 e il 2015 che, alla luce della decisione del TAR del Lazio appaiono come una miope e illegittima gabella su cui il Governo deve immediatamente intervenire
– una nuova fase di mobilitazione per denunciare quanto sia falsa l’annuncio che la tassa sull’IMU agricola sia stata ritirata: in realtà, se possibile, i suoi nuovi effetti saranno dal 2016 ancora più odiosi, perchè colpiranno i giovani agricoltori, i contratti d’affitto di chi usa le terre per produrre (e npon certo per fare campi da golf) e le fasce di reddito dei cittadini più poveri.