Chi pensa che il tartufo sia un prodotto solo per le tavole di Natale di umbri e piemontesi si sbaglia; a festeggiare con antipasti tartufati e primi profumati sono in realtà anche i lucani. La proposta per un menù natalizio dal gusto decisamente diverso viene da Michele Viggiani di San Mauro Forte che di tartufi se ne intende: tagliatelle fatte in casa condite con crema di porcini e tartufo bianco. Una crema prodotta sapientemente dalla Tartufi Viggiani azienda che vuole congiungere le origini della tradizione agricola lucana con i più innovati processi produttivi. Un prodotto da scoprire allontanando ogni sospetto sul tartufo che è solo per chi può permetterselo perché il costo è invece più che accessibile ad ogni tasca come ad ogni palato. Si richiede solo la voglia di cambiare cucina almeno una volta tanto. Michele si occupa con cura di ogni fase: dalla ricerca alla selezione di ogni singolo tartufo prima della lavorazione per far si che il prodotto trasformato conservi al massimo il profumo e il gusto dei nostri boschi lucani. In modo da soddisfare anche i palati più raffinati sia nazionali che internazionali. L’azienda è dotata di macchinari di altissima tecnologia in grado lavorare il prodotto senza alterarlo e soprattutto in grado di soddisfare ogni esigenza lavorativa. L’azienda oltre ad occuparsi della vendita all’ingrosso e al dettaglio di tartufi freschi, trasformati e prodotti a base di tartufo, cura un altra linea extra tartufo nella quale possiamo trovare funghi e prodotti della terra conservati sott’olio come ad esempio: asparago di pungitopo e asparago classico. Una storia che può far compiere un salto avanti alla filiera del tartufo. Da noi la ricerca dei tartufi svolge la funzione economica di integrazione al reddito delle comunità locali delle aree interne boschive ed invece può costituire una consistente fonte di reddito per gli imprenditori agricoli, che possono così diversificare le proprie attività e valorizzare territori marginali o abbandonati. Di qui l’esigenza rilanciata dall’Associazione di filiera per il Tartufo Colline Materane e del Medio Agri, vero pioniere nell’area Materana, di promuovere e tutelare il pregiato fungo Made in Basilicata, con un sistema di certificazione e tracciabilità che deve essere il prerequisito per la realizzazione di una filiera legata al tartufo o un marchio di identità che gli enti preposti potrebbero costituire. La Giunta Regionale ha approvato di recente un nuovo disegno di legge denominato “Tutela, valorizzazione e sviluppo del patrimonio tartufigeno. Disciplina della raccolta, della conservazione e della commercializzazione dei tartufi” che dovrebbe abrogare la vecchia e superata legge, puntando sul tartufo come fattore di sviluppo del territorio montano. E di recente anche se non esiste una particolare tradizione gastronomica lucano del tartufo gli chef dell’Unione Cuochi Lucani hanno promosso una serie di piatti con ricette specifiche per le festività natalizie e di San Silvestro.