“Resto sempre più sconcertato nell’osservare le dinamiche sociali ed economiche della nostra regione. Si pubblicano i dati delle domande dei lucani che hanno diritto al reddito minimo di inserimento che sfiorano le 11.000 unità. Di quelle ammesse solo 3.100, per il momento, potranno essere finanziate con l’accesso al reddito mensile di 450 euro”. Lo ha dichiarato l’on. le Cosimo Latronico (Cor). “Si tratta di soggetti svantaggiati che versano in una condizione di povertà. La Regione Basilicata ha stanziato 5 milioni di euro per un anno. A questo punto sorge una domanda, alla luce del fatto che la Basilicata negli ultimi 20 anni, dal 1994 ad oggi, ha realizzato tre cicli di programmazione comunitaria : 1994/2000 valore 840 milioni di euro; 2000/2006 valore 1,6 md di euro; 2007/2014 valore 752 milioni di euro. Programmi regionali che superano i 3 miliardi a cui bisognerebbe aggiungere la compartecipazione dei privati e ancora 1,6 miliardi ricavati dallo sfruttamento delle risorse petrolifere.. Si arriva nel complesso ad un valore di risorse pubbliche che sfiora i 5 miliardi di euro in un ventennio. Senza contare programmi di altra natura e gli investimenti privati. Ebbene la domanda e’ come sia possibile, a fronte di un volume di investimenti pubblici di questa dimensione, che la Basilicata debba soffrire un tasso di povertà, e quindi di disoccupazione , che oggi porta 10.000 lucani a chiedere il reddito minimo. Siamo, senza nessuna strumentalizzazione, in presenza di un fallimento strategico delle politiche pubbliche impostate e realizzate in questi anni. Se non si parte dalla onestà consapevolezza di questa triste realtà, credo che la nostra regione si rassegnerà ad una traiettoria di inevitabile declino. Non si tratta di dividersi in pessimisti o ottimisti. Abbiano solo l’obbligo di essere realisti ed invertire la rotta perché neppure un euro possa essere speso per politiche improduttive come purtroppo si continua a fare”.