Una particolare e interessante pubblicazione della Lectio Dantis a cura dello storico materano Giovanni Caserta arricchisce l’editoria materana.
Si chiude, con il 2015, l’anno del 750° Anniversario della nascita di Dante (1265-20159. Molte sono state le celebrazioni, a livello nazionale, come anche a livello locale. Di molte celebrazioni, però, non rimarrà traccia, perché affidate ad incontri, convegni , letture, che sono andate via con l’aria che spira tra i Sassi di Matera e lungo il canalone della Gravina.
A correre ai ripari ci ha pensato Giovanni Caserta, che, sottile e innamorato cultore di Dante, ha abituato i giovani ad amarlo. Nel corso dell’anno 2015, su un blog di Pordenone, tenuto da un poeta lucano, Luciano Nota di Accettura, ha commentato 15 canti della Divina Commedia. Tali commenti, ora, alla fine dell’anno, ha voluto raccogliere, dedicandone la pubblicazione ai nipoti. Ecco, infatti, quanto si legge sul frontespizio: ” A Giovanni di Scozia,/ a Giorgio musico/ a Giovanni di Bologna/ dal nonno ultrasessantenne/ nel Natale 2015″.
La pubblicazione è, dunque, un atto d’amore per i nipoti, che, però, iCaserta ha voluto allargare a pochi amici, che amano Dante e possono amarlo. La pubblicazione, elegante, è in sole venti copie, numerate e firmate. E’ a cura di Centrostampa, Si tratta, dunque, di un volume di nicchia; ma non perché abbia una particolare preziosità commerciale, bensì solo perché è dettato dall’amore per Dante, per i nipoti e per tutti coloro che, avendo dubbi, vogliono avere certezze. E Dante è in grado di darle.
Uno dei capitoli del libro, dedicato a Brunetto Latini, porta infatti questo titolo: “Brunetto Latini, colui che non capì dov’è il vero tesoro”. Dante sapeva dove si trova il vero tesoro. E lo dice in tutto il poema, in ciascun canto, in ciascun verso. Basta saperlo leggere, come dimostra di saper fare Caserta, spesso andando oltre gli abituali commenti, correnti nei nostri testi scolastici.
Carlo Abbatino