Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal consigliere comunale della lista civica Cambiamo Matera, Paolo Manicone in cui commenta la notizia della denuncia a carico dell’ambientalisti materano Pio Acito da parte di Italcementi.
Manicone: “Italcementi si è accorta che Matera è capitale della cultura 2019?”
In questi giorni apprendiamo la notizia che l’Italcementi porta in Tribunale a Matera l’arch. Pio Acito, noto e storico attivista di Legambiente.
Pio è quello che a Matera si è speso da anni per la tutela del territorio e per aver spesso promosso progetti con i bambini, riguardanti la cultura del rispetto dell’ambiente.
Pio, può risultare più o meno simpatico, il suo modo di essere condivisibile o non condivisibile, ma una cosa è certa, è uno di quelli a cui si guarda quando i temi affrontano il rapporto tra l’ambiente e la nostra comunità.
L’Italcementi, chiede dialogo, ma ho imparato dalla vita che i dialogo non è mai “mostrare i muscoli” o peggio ancora “colpire uno per tutti”.
Chiedo umilmente, come cittadino materano, e come consigliere comunale, che l’Italcementi ritiri la sua denuncia, e cominci un dialogo, anche con i “Pio Acito”.
Penso che la nostra comunità, da anni, consentitemi di dire questo, poi fate voi, sopporta a mala voglia la convivenza con questa azienda, specialmente quando pensiamo che è insediata nel bel mezzo di villaggi trincerati del neolitico, siamo capitale della cultura anche per questo!
In questi anni il dialogo istituzionale si è avviato, sono stati richiesti monitoraggi, i cui risultati né sono completi, né sono certi dal punto di vista scientifico, e quindi per questo che dovremmo pensare, che il nostro onore è stato intaccato?
Difendere la propria comunità, custodire la storia, tutelare l’ambiente, deve essere considerato disonorevole?
Questa comunità chiede verità, chiede tutela; chi usa il dialogo, esercizio difficile, non mostra i muscoli.
Pio Acito è uomo tenace, saprà difendersi.
La mia speranza è che qualche dirigente illuminato di Italcementi, intervenga, ritiri la denuncia, e dialoghi con la comunità.
In ultimo, mi farò promotore con il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e con il Consiglio Comunale, di occuparsi della questione “Italcementi/Acito”, chiedendo che l’azienda ritiri la denuncia, e si ricerchi al più presto soluzioni che abbiano alla base il rispetto della sostenibilità ambientale e la difesa della salute pubblica.
“Chi parla con il cuore può anche sbagliare, ma a volte gli sbagli vanno ricercati in se stessi”.
vedi Paolo me lo aspettavo che prima o poi sarebbe successo. Fortuna tua è che la nota sopra riportata è stata indirizzata ad Italcementi e non già Fenice , oggi Rendina Ambiente- questo ultimo nome non mi piace ma evito di commentarlo – da quelle parti la querela è sempre pronta.. Devi sapere che Livio Valvano , sindaco di Melfi si è presa la querela perchè ha alzato l’asticella quando si è trattato di concedere l’AIA- fumus persecutorio-. Io l’ ho evitata perchè di fronte alla minaccia ho fatto giungere loro quanto aveva dichiarato il perito del Tribunale ed io mi ero limitato a riportare la sua dichiarazione. I documenti che io richiamo, inoltre, o sono pubblici o ottenuti con accesso agli atti,cerco di non mettermi sotto scopa, es. tenente Di Bello. Anche Nicola Abbiuso per un articolo su Gazzetta è stato querelato presso il tribunale di Bari da Fenice , il fatto non sussisteva perchè Nicola è molto prudente ed adesso si pensa ad una controquerela.. Le parole e lo scritto in certe circostanze sono macigni. Circa il monitoraggio avremo modo di parlarne ed anche dei limiti emissivi, pare che in Basilicata vi siano due pesi e due misure e che non pendono a favore di Italcementi
Solidarietà a Pio!