La parabola del figliol prodigo nella zona centrale dedicata alla statuaria e la rappresentazione delle opere corporali e spirituali. E’ quanto emerge dal bozzetto del carro trionfale di Michelangelo Pentasuglia per la nuova edizione della festa patronale di Matera in onore di Maria Santissima della Bruna presentato in mattinata nella sede degli Stemmi della curia arcivescovile. Nell’occasione è stato presentato anche l’altro bozzetto, classificato in seconda posizione e realizzato da Francesca Cascione per la categoria professionale e i tre bozzetti realizzati da Matteo Marchitelli, Angela Cotugno e Raffaele Dimichino per la categoria non professionale.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il Presidente dell’Associazione Maria SS. della Bruna, Mimì Andrisani e tutti i componenti del Comitato, Don Vincenzo Di Lecce delegato Arcivescovile, il vice sindaco di Matera Giovanni Schiuma, il presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo, Monsignor Pierdomenico De Candia del Capitolo Cattedrale, l’assessore regionale Luca Braia, il presidente di Cna Leo Montemurro.
Gesù il volto misericordioso del padre. E’questo il tema sul quale Michele Pentasuglia è pronto a lavorare per realizzare il Carro trionfale per l’edizione 2016 della Festa patronale in onore di Maria Santissima della Bruna.
Il tema quest’anno è stato scelto da Papa Francesco – ha precisato don Vincenzo Di Lecce – perchè la bolla di indizione del giubileo quest’anno è dedicata alla misericordia. Per rappresentare il tema potevamo indicare la parabola del buon samaritano ma nell’edizione 2005 della festa della Bruna questo tema è stato già utilizzato e quindi ho pensato di scegliere una delle tre parabole del Vangelo di Luca, contenute nel capitolo 15, dedicato proprio alla misericordia. Qui ci sono tre parabole, quella della donna perduta, quella della pecorella smarrita e quella del padre misericordioso che racconta la riconcilizione con il figliol prodigo. Abbiamo preferito quest’ultima, di cui narra Luca nel capitolo 15, versetti 11-31. Il motto del Giubileo infatti è “Siate misercordiosi come misericordioso è il padre vostro”. Il Carro illustra nei pannelli le sette opere di misercordia corporale (Dar da mangiare agli affamati, Dar da bere agli assetati, Vestire gli ignudi, Alloggiare i pellegrini, Visitare gli infermi, Visitare i carcerati e Seppellire i morti) e riassume un pannello le sette opere di misercoridai spirituale (Consigliare i dubbiosi, Insegnare agli ignoranti, Ammonire i peccatori, Consolare gli afflitti, Perdonare le offese, Sopportare pazientemente le persone moleste e Pregare Dio per i vivi e per i morti).
Grande emozione per l’ultimo saluto alla comunità diocesana da parte dell’Arcivescovo Monsignor Salvatore Ligorio, che da sabato 9 gennaio guiderà la dioce si Potenza-Muro Lucano-Marsico Vetere: “Ho vissuto tredici edizioni della festa della Bruna anche se il mio mandato di Vescovo è stato di undici anni e mezzo, perchè ero arrivato a Matera prima come amministratore apostolico. Questa festa patronale in onore della Madonna della Bruna non si può dimenticare perchè rimane impressa nel cuore di tutto il popolo materano. Da sabato prossimo sarò a Potenza e mi auguro che i due capoluoghi possano condividere insieme il cammino di fede. Oggi siamo qui per il bozzetto del carro trionfale e spero che possa partire presto la scuola d’arte dei cartapestai, che sarà utile non solo per la festa della Bruna ma anche per la Cattedrale”.
Monsignor Pierdomenico De Candia: “Il Carro è un’opera d’arte, di bellezza ma è anche un contenuto di catechesi, un’opera che eleva lo spirito e produce cultura che fa crescere la comunità”.
Vice sindaco Giovanni Schiuma: “Sostituisco il sindaco De Ruggieri a letto con l’influenza, galeotto fu il Capodanno in piazza. La festa della Bruna rappresenta l’identità di questa città. Il carro in particolare rappresenta una simbologia di catechesi e un simbolo di comunità che costruisce un’opera d’arte per distruggerla e rinnovare la festa l’anno successivo con la costruzione di un altro carro in cartapesta. Quindi un simbolo di creatività e una forza per tutta la comunità materana”.
Il presidente dell’associaione Maria Santissima della Bruna Mimì Andrisani dopo aver salutato il vescovo Ligorio con una lettera aperta ricorda che l’associazione è cresciuta in termini religiosi e culturali. La nostra cultura è il lavoro, che per noi rappresenta una mssione. Un lavoro di squadra in cui non c’è un presidente ma ci sono i presidenti impegnati ogni giorno per la festa con grande attaccamento alla Madonna e alla città di Matera. Ringrazio tutti gli sponsor ed in particolare l’imprenditore Pasquale Lorusso della Bawer che sarà il main sponsor per i prossimi quattro anni. Il nostro motto quest’anno sarà “volare alto, oltre le nuvole e sognare”. I sogni che oggi vorrei svelare sono due, il primo è quello che ci venga assegnata una sede dignitosa e strategica nella città, in particolare noi abbiamo individuato due locali, entrambi del centro storico molto vicini alla chiesa di San Francesco d’Assisi. L’amministrazione ci ha promesso la nuova sede e noi aspettimo una risposta in tempi brevi. L’altro sogno è quello che i nostri sacrifici possano essere riconosciuti e ripagati in termini di visibilità. Per il momento non aggiungo altro”.
Poi il presidente annuncia i risultati del concorso per la categoria non professionale: al secondo posto ex aequo il “veterano” Matteo Marchitelli, al suo terzo elaborato e Angela Cotugno, entrambi di Matera. Il vincitore è invece il giovane Raffaele Dimichino di Montescaglioso. Per la categoria professionale al secondo posto si è classificata la materana Francesca Cascione, una giovane mamma di 31 anni che ha già lavorato nella squadra guidata da Andrea Sansone. Diplomata al liceo artistico è innamorata dell’arte ed in particolare della cartapesta. “Nel mio bozzetto ci sono molti elementi che richiamano la Cattedrale e la Bolla del Giubileo con il tema della Misericordia. Speravo di vincere – dichiara la Cascione – anche perchè credo che sia giusto dare spazio ai giovani. La cartapesta è il mio lavoro e mi auguro che prossimamente tocchi a me realizzare il carro per la festa della Bruna”. Il vincitore del concoro per il nuovo carro trionfale è Michelangelo Pentasuglia, ottantadue anni da compiere il prossimo 18 marzo. Per il presidente Andrisani il maestro Pentasuglia “è un artista e un artigiano, perchè prima crea e poi realizza i suoi lavori”. Maestro cartapestaio di terza generazione, Michelangelo arriva dopo lo zio Raffaele che ha cominciato a costruire i carri dal 1923 e il padre Francesco, che cominciò dal 1947. Mimì Andrisani prima di svelare il nuovo bozzetto mostra al pubblico proprio la foto del carro trionfale di questa edizione, in cui si riconoscono Raffaele, Francesco e il piccolo Michelangelo Pentasuglia che all’età di 15 anni cominciava a cimentarsi nell’arte della cartapesta. In questa foto si riconoscono anche lo storico auriga Francesco Paolo Montana detto Ciccillo u mammèr, il presidente del Comitato della Bruna, Vincenzo Pizzilli (il nonno di Mimmì Andrisani – ndr) e il Vescovo Monsignor Vincenzo Cavalla. “Sono molto emozionato – dichiara Michelangelo Pentasuglia e sinceramente dopo la morte di mia figlia non pensavo di poter realizzare un nuovo carro perchè avevo perso la gioia di fare questo lavoro. Oggi invece mi ritrovo qui, come undici anni fa quando Monsignor Ligorio si insediava come Vescovo della nostra diocesi. Oggi il nostro Vescovo ci saluta e io sono qui a presentare un altro bozzetto per il carro trionfale in onore della Madonna della Bruna”. Il prossimo sarà il tredicesimo carro con la firma di Michelangelo Pentasuglia, il cinquantesimo della famiglia Pentasuglia. In realtà Michelangelo Pentasuglia non sarà solo nella fabbrica del carro trionfale: la sua squadra sarà composta dal nipote Raffaele Pentasuglia e da Angelo Palumbo, Giancarlo D’Ercole, Uccio Santochirico e Massimo Casiello.
Michele Capolupo
Carro trionfale. Pentasuglia perno tradizione cartapesta
Tradizione artistica e artigianale della cartapesta con l’esperienza di una famiglia, quella dei Pentasuglia,che ha realizzato in tre generazioni 47 carri trionfali, rappresentano un fattore distintivo importante e di appartenenza che contribuirà a valorizzare la festa del 2 luglio, in onore della Protettrice di Matera, Maria Santissima della Bruna. E’ il commento del presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, dopo il conferimento e la presentazione del bozzetto per la realizzazione del manufatto di cartapesta affidato a Michelangelo Pentasuglia. “ La scelta di un artigianato e di un artista di lunga esperienza come Michelangelo Pentasuglia – ha detto Tortorelli – premia il rappresentante di una tradizione, che ha dato lustro alla Festa e consentito ai giovani di guardare con interesse a un settore che può offrire opportunità di lavoro, anche con l’avvio di una scuola –laboratorio della quale abbiamo sempre sostenuto la istituzione. In tal proposito confermiamo pieno sostegno al progetto, come evidenziato dal presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna, Domenico Andrisani. Pentasuglia, del quale abbiamo avuto l’onere di apprezzarne le qualità nei corsi avviati presso la casa circondariale, con la sua esperienza può essere il perno di una scuola che avrà nella tradizione e nelle tecniche di lavorazione i criteri distintivi della cartapesta materana’’
La fotogallery della presentazione ufficiale del bozzetto (foto www.SassiLive.it)