“L’incompiutezza dello sviluppo meridionale è espressa dallo squilibrio dai piatti della bilancia geografica: a un nord che stenta a mantenere il suo equilibrio si contrappone il sempre più insostenibile peso della situazione meridionale. L’UGL Basilicata intende rimarcare che non può avvenire un tanto acclamato rilancio della crescita economica del mezzogiorno, facendone meno delle risorse della Basilicata”.
E’ quanto sostengono il segretario regionale dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera per i quali, “la Regione è vittima di un sud sempre più malato in un’Itala a due velocità: impietosamente l’Ugl Basilicata ritiene di poter tratteggiare le fattezze di un territorio ammorbato dalla disoccupazione, dall’emigrazione diventando sempre più vecchio, più povero e più solo. Dalle fazioni politiche lucane si è aperta la caccia alla ricetta della medicina ideale, ma tra le differenti visioni l’unico punto concorde riguarda la gravità della malattia. Allora, si cominci dalla riduzione dei costi delle utilities come acqua, gas, energia – proseguono i sindacalisti Giordano e Tancredi – che, potremmo dare quasi gratis visto che tali risorse sono giacenti nel nostro territorio. Basterebbe una leggina e la volontà dell’intero consiglio Regionale che vada anche a sposare un progetto innovativo avendo l’Università, Centro di geodesia ( E-geos), Enea, Agrobios, Fca Melfi e privati ma, si assiste incessantemente ad un’assenza del loro coinvolgimento sull’economia conseguentemente, il lavoro è limitato. Sull’altro piatto della bilancia vanno via fior fior di giovani laureati. Sarebbe certamente impossibile tenerli tutti, ma centinaia potrebbero restare. E qui si chiedono progetti e programmi credibili, da verificare periodicamente ma – concludono i segretari UGL, Tancredi e Giordano – il nodo è proprio questo, monitorare tutto quello che produttivamente si avvia registrando i risultati affinché si producano reddito, lavoro e occupazione”.