Il “brand Metaponto” ha raggiunto un livello significativo di affermazione: è stato il Presidente Pittella nel corso della conferenza stampa di inizio anno a riferire sui dati positivi (di fonte Apt) di presenze ed arrivi nella stagione turistica 2015, con incrementi importanti dell’ordine del 5-10%. In questo quadro positivo, l’incontro di ieri a Policoro di amministrazioni locali del Metapontino e operatori turistici – secondo il Centro Studi Turistici Thalia – ha rinnovato il protagonismo dei soggetti istituzionali ed imprenditoriali che non hanno nessuna intenzione di delegare alla Regione progetti e programmi da candidare a finanziamento del Fesr 2014-2020. Intanto – evidenziano gli esperti del Thalia – il “brand Metaponto”, promosso solo alla vigilia della stagione turistica grazie alla caparbia volontà dei sindaci dei comuni ionici e sostenuto con sacrifici personali, investimenti privati da albergatori, tour operator, titolari di stabilimenti balneari, imprese di servizi, ha superato la prima prova generale con buoni e diffusi consensi tra gli ospiti delle 106 strutture ricettive della costa. I punti deboli sono: una permanenza media di 6,5 giorni e la presenza di stranieri ancora limitata. Siamo all’ovvia conferma che senza Matera – sostiene il presidente del CS Thalia Piero Scutari – non arriverebbero stranieri in Basilicata. Ciò per errori di marketing, di promo-commercializzazione, di costruzione ed offerta dei prodotti, di logistica. Va evidenziato inoltre che Matera come prodotto turistico internazionale, non è un brand che i mercati associano automaticamente alla Basilicata , Matera è un Brand dissociato, un prodotto in sé. Studiare i flussi di provenienza nel Metapontino è essenziale: al primo posto ci sono sempre i pugliesi (circa il 30%) seguiti dai campani (23,5%), laziali (14,3%) e lucani (11,5%); la quota dal centro-nord è intorno al 30%. Quanto agli stranieri: tedeschi (21,6%), francesi (16,3%), svizzeri (9,5%) e da Usa e Russia (5%). Intanto incrementare la presenza di lucani è un obiettivo alla portata.
Più in generale per il Metapontino se non si crea un prodotto da riviera – aggiunge Arturo Giglio, segretario del Thalia – non riuscirà mai a cogliere quel significativo flusso di stranieri che non va più in Egitto, Tunisia e non andrà negli anni a venire sino a quando non saranno ristabilite in quei luoghi condizioni di sicurezza. Dopo gli ultimi gravi fatti ad Hurgada sul Mar Rosso che spaventano flussi turistici internazionali se non si riuscirà già dalla stagione 2016 a conquistare questo segmento, facendo diventare lo Jonio un prodotto turistico maturo, con tutto ciò che richiede, probabilmente con si riuscirà più a centrare questo obiettivo. Decisiva è la “mission” da attribuire all’aviosuperficie Mattei di Pisticci perchè senza i voli charter il turismo internazionale resta a terra. Il segreto del turismo sul Mar Rosso è nel pacchetto a costi contenuti volo-soggiorno.
Ma è possibile legare il “brand Metaponto” al “brand Matera”? La presenza all’incontro di Policoro dell’assessore al turismo del Comune di Matera Anna Selvaggi ha offerto alcune risposte. Selvaggi ha ribadito “l’impegno del sindaco De Ruggieri di tradurre in lavoro quotidiano il progetto sintetizzabile in un unico territorio unito dalla cultura in un percorso stellare che attraversa l’intera Regione, specie il Metapontino, terra della Magna Grecia e del patrimonio archeologico. Una nuova lucanità che parta dalla cultura e dalla nostra capacità di renderla il nuovo motore occupazionale della Regione. Nel programma di Matera2019 – sottolinea Selvaggi – abbiamo sempre guardato ad un “modello” di turismo che tenga dentro patrimonio culturale e storico, ambientale-naturalistico-paesaggistico, tradizioni folcloriche, fede e feste popolari. Quel patrimonio che ha rappresentato la carta vincente della candidatura superando non pochi competitor di tutto rispetto. Per questo non abbiamo mai pensato di “trattenere” i turisti a Matera ma al contrario a promuovere itinerari e percorsi sul territorio – pacchetti per soggiorni più lunghi, superando la gita di poche ore o in media di due giorni. Alla base c’è la consapevolezza che lo sviluppo di Matera, dell’intera provincia e regione, passa attraverso il turismo sostenibile, formidabile strumento di crescita sociale ed economica e di nuova occupazione”.
Per il Thalia, in attesa dell’iter istitutivo del Parco della Magna Grecia (primo firmatario è l’on. Cosimo Latronico), l’esperienza del Capodanno in diretta Rai deve servire: alberghi chiusi o vuoti nel Metapontino e tutto esaurito nella Murgia Barese. Non c’è stata rete tra operatori della Città di Matera e il resto degli operatori della provincia, ad eccezione di qualche sporadica iniziativa. E poi per il Fesr 2014-2020 bisogna evitare gli errori degli ultimi dieci anni, le risorse vanno concentrate, su servizi, su nuova ospitalità innovativa, diffusa, e su concrete attività di animazione culturale, ogni progettualità deve essere sostenibile. Prima di tutto proposte unitarie dei Comuni, evitando polverizzazione di progetti magari solo per una piazza più bella. Infine è prioritaria la creazione di pacchetti turistici, in collaborazione con Tour Operator stranieri, basata su circuiti ed itinerari incentrati sull’offerta del mare ed integrata con Matera.
Gen 09