Gianni Leggieri, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, commenta il discorso di inizio anno del Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Di seguito la nota integrale.
Per qualcuno l’ottimismo è il sale della vita. A noi sembra invece che l’ottimismo sbandierato dal Governatore Pittella nel corso della sua conferenza di inizio anno rappresenti semplicemente il nuovo “oppio dei popoli”, del popolo lucano. Non possiamo in alcun modo condividere l’entusiasmo e l’ottimismo con il quale si vuole stordire il popolo lucano, e non possiamo farlo sulla base dei dati reali, delle situazioni concrete, delle verità nascoste dal Presidente Pittella, ma ormai sotto gli occhi di tutti. Dopo due anni la rivoluzione democratica è fallita miseramente e restano solamente le macerie che ricoprono la nostra terra. Ma andiamo con ordine. I dati sull’emigrazione dei giovani e delle famiglie lucane che decidono di abbandonare questa regione per cercare fortuna altrove sono devastanti e dimostrano come le politiche a sostegno delle famiglie e dei giovani messe in campo dalla Giunta Pittella siano state ridicole, inadeguate, inutili. Scende la disoccupazione, sentiamo dire, ma dovremmo aggiungere che ciò avviene grazie ai contratti stipulati dalla FCA di San Nicola di Melfi, contratti privi di garanzia che non offrono alcuna prospettiva reale ai nuovi assunti e che soprattutto peggiorano di gran lunga la qualità del lavoro dei nuovi assunti. MA di tutto questo, nonostante le denunce avanzate dal Movimento 5 Stelle di Basilicata non vi è alcuna traccia nell’azione politica del Gladiatore lucano. Come non si parla in alcun modo delle tante aziende in crisi che sono state completamente abbandonate dalla Regione, dei precari e dei disoccupati che sostano da mesi davanti alla Regione Basilicata senza che nessuno si preoccupi di loro. Che dire poi dei lavoratori dell’ex Impianto di San Nicola di Melfi – Fenice – costretti a sottoscrivere un contratto indegno senza che la Regione Basilicata muovesse un dito ??? Ci dispiace Governatore ma sul fronte lavoro lei e la sua Giunta non risultate credibile. Come non potete apparire credibili sul fronte delle emergenze ambientali che riguardano questa regione. In 2 anni non abbiamo visto risolvere uno solo problema di quelli che più volte sono stati sollevati: bonifica area di San Nicola di Melfi; Fiammate anomale Centro Oli di Viggiano; inquinamento Diga del Pertusillo; Registro Tumori; Anagrafe dei rifiuti; piano regionale dei rifiuti; Sblocca Italia e referendum. Tutte questioni trattate con irritante superficialità e con troppa voluta leggerezza. Se poi aggiungiamo i gravi problemi riscontrati negli ultimi mesi con l’invasione dell’eolico selvaggio nella nostra Regione, beh, il quadro è completo. Rispetto a tutte queste problematiche cosa ha messo in campo la Giunta del Gladiatore, uno zero assoluto. E così passiamo proprio alla questione Sblocca Italia e al referendum. In questo campo la bocciatura è totale e non ci sono scusanti. Non solo ha preferito svendere la nostra Regione agli interessi del suo compagno di partito – Matteo Renzi – ma si è ostinato ha difendere posizioni indifendibili che non trovano nessun riscontro nella volontà popolare dei lucani. Così dopo la beffa per la mancata impugnazione dello Sblocca Italia, dopo le proposte referendarie portate avanti con tenacia dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle di Basilicata, ecco arrivare la scappatoia di Renzi che penalizza ancora una volta la nostra terra ed elimina proprio l’unico cavallo di battaglia che per mesi ha cercato di utilizzare, quello del piano delle aree. Che fine ha fatto il piano delle aree ??? Anche su questo dobbiamo essere ottimisti ???? Ci permettiamo in ultimo Presidente Pittella di sottolineare la disastrosa situazione della sanità lucana. Liste di attesa interminabili, emigrazione sanitaria da brivido, sprechi di ogni tipo, strutture accreditate che vivono di illegalità e che vengono salvate in una notte per il volere di qualche consigliere regionale, presidi ospedalieri sul territorio che vengono cancellati, ridotti, trasformati in ospizi. Tutto questo con il grosso punto interrogativo che riguarda l’Ospedale unico di Lagonegro e l’Ospedale di Villa d’Agri (di Venosa e di Melfi evitiamo di parlare per non essere tacciati di campanilismo). Un quadro desolante insomma dove ad essere ottimista possono essere solamente quelle poche realtà che hanno avuto importanti elargizioni di denaro pubblico grazie ai vostri giochini politici. Forse ad essere ottimista poteva essere solo il Sindaco di Potenza per il salvagente ricevuto con i soldi di tutti i lucani, ma vista la situazione politica del capoluogo, forse anche per lui si prospetta un 2016 amaro.